Si è tenuta al cinema S. Andrea di Pescara dal 18 al 20 aprile la 25ma edizione del Festival internazionale Scrittura e immagine, che premia i migliori cortometraggi all’interno della 51ma edizione dei Premi Internazionali Flaiano, fondati nel 1973 da Edoardo Tiboni per onorare Ennio Flaiano e riproporre costantemente lo studio della sua opera.
Due le giurie chiamate a premiare i lavori nelle 5 sezioni del Premio. Una formata da esperti del settore quali: Carla Tiboni, presidente Premi Flaiano e presidente di giuria; Davide Campolieti, ideatore, 25 anni fa, del Concorso di cortometraggi ed esperto di cinema; Paolo Smoglica, giornalista e critico cinematografica, già responsabile della pagina culturale del quotidiano Il Centro; Romina Remigio, fotogiornalista del National Geographic; la videomaker Cristiana Mantenuto e Martina Corongiu, esperta di cinema e responsabile della sezione cinema Associazione culturale Flaiano. Una seconda giuria, formata da studenti delle scuole medie superiori, ha giudicato i corti delle sezioni Cortoambiente e Cortoscuola. La serata di premiazione del 20 aprile è stata presentata da Martina Riva, con la Presidente Carla Tiboni sul palco del festival.
I Premi Internazionali Flaiano continuano quindi il loro percorso il 10 e l’11 maggio con la seconda edizione del Festival di Fotografia “Flaiano fO“, mentre il 22 giugno, il Premio Internazionale Flaiano di Poesia. Quindi, il Premio Internazionale Flaiano di Narrativa e Italianistica, che si tiene il 30 giugno e il Flaiano Film Festival, diretto da Riccardo Milani, dal 1 al 6 luglio. La kermesse si chiude il 7 luglio al Teatro d’Annunzio di Pescara con il Premio Flaiano di cinema, teatro, televisione e giornalismo.
Per la sezione “Scrittura e Immagine”, riservata a cortometraggi italiani e stranieri a tema libero, appartenenti al genere fiction o documentaristico, e con premio in denaro di 1000 euro, vince il corto italiano Prova d’amore, diretto da Denis Nazzari, interpretato da Alessandro Haber e Nadia Bengala, e con le musiche del Premio Oscar Nicola Piovani, che racconta di Gigi, un uomo maturo e innamorato della moglie, mentre le prepara la colazione. La motivazione del premio recita: “Per aver saputo mostrare come un amore profondo e totalizzante possa essere dimostrato in ogni più piccolo gesto quotidiano. È la prova d’amore di un sentimento che supera ogni barriera, fino a sconfinare nell’essenza più alta dell’empatia”.
È stata anche assegnata una Menzione speciale assegnata al corto italiano My name is Aseman, diretto a quattro mani da Ali Asgari e Gianluca Mangiasciutti, su una ragazza afghana che, quando le verrà data l’opportunità di mostrarsi al mondo, dovrà decidere quanto svelare di sé stessa. La motivazione del premio: “Con una premessa narrativa e un finale giornalistico, il corto, grazie al coraggio della protagonista di ‘svelare’ e denunciare la sua condizione, conduce lo spettatore a riflettere”.
Per la sezione Animacorto, riservata a cortometraggi realizzati con diverse tecniche d’animazione con premio in denaro di 500 euro, vince il messicano Nube, diretto da Diego Alonso Sánchez de la Barquera, che racconta di Noma, nuvola bianca e gonfia, che si rende conto che sua figlia, nuvola oscura e tempestosa, rischia di piovere prematuramente. La motivazione del premio recita: “Nube è l’incontro di due narrazioni, la protezione verso la piccola nuvola e il racconto semplice di un evento che segue il suo naturale decorso. Ed è qui che troviamo la congiunzione: per quanto si possa prevedere e proteggere ciò che più si ha a cuore, accadrà sempre qualcosa che darà seguito al suo naturale cammino per poi fiorire”.
Per la sezione Spazio Abruzzo, riservata a cortometraggi realizzati e/o ambientati in Abruzzo e/o di registi abruzzesi, con premio in denaro di 500 euro, vince Ciao Ma, diretto da Carlo Montanari, con la seguente motivazione: “È la dimostrazione di quanto un dolore riesca a essere tangibile, tanto forte da estraniarti e farti vivere una realtà altra fatta di reali percezioni e vivide presenze”.
Quattro i corti finalisti – provenienti da Italia, Ucraina, Turchia e Spagna – della sezione Cortoambiente – La tua città e l’ambiente, riservata a lavori che abbiano come argomento l’ambiente e la sua salvaguardia, l’eco-sostenibilità e l’inquinamento, con premio in denaro di 500 euro. La giuria, composta da 50 studenti delle scuole medie superiori, ha premiato Plastic Ville diretto a quattro mani da Ilaria Brandolese e Mara Piazzalunga, con la seguente motivazione: “Per aver saputo spiegare, attraverso l’originale punto di vista di una bottiglietta di plastica, l’importanza del riciclo in un mondo in cui l’inquinamento è sempre più dilagante. Divertente e comprensibile sia dagli adulti che dai bambini, il corto dimostra come un piccolo sacrificio possa realmente fare la differenza”.
Sempre quattro i corti in finale nella sezione Cortoscuola riservata a lavori prodotti dalle scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di I grado e secondaria di II grado, ad argomento libero e con premio in denaro di 200 euro e pubblicazione cinematografica. La giuria, composta da 50 studenti dell’Istituto tecnico statale Aterno-Manthoné e del Liceo Maior. Ha premiato La terra siamo noi” diretto da Giuseppe Peronace e realizzato dalla V A dell’Istituto Comprensivo Via Nicolai Maria Nicolai di Roma, con la seguente motivazione: “Perché ha un significato chiaro, che arriva diretto. Il fatto che sia recitato da bambini rende la visione ancora più piacevole, attraverso loro e le azioni della protagonista, riusciamo a capire che l’ambiente è fondamentale e se salviamo la Terra possiamo salvare anche noi. Giuseppe Peronace è collegato con noi….”
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