Le dure proteste in Francia contro Roman Polanski, legate alla nuova accusa di stupro, con hashtag #BoycottPolanski, un boicottaggio a cui hanno aderito anche la portavoce del governo Sibeth Ndiaye, molto vicina al presidente Macron, e il sottosegretario all’eguaglianza donne-uomnini, Marlène Schiappa, hanno spinto la ARP (Associazione degli autori, registi e produttori), organismo che comprende più di 200 cineasti, tra cui Polanski stesso, ad avviare contro di lui una procedura di sospensione. Il suo presidente, Pierre Jolivet, ha dichiarato che “proporrà all’assemblea generale delle nuove regole per i membri condannati o perseguiti per violenze sessuali, che provocheranno la sospensione di Roman Polanski”. In tal senso sono state varate dal consiglio d’amministrazione di ARP “nuove procedure di sospensione per tutti i membri indagati dalla giustizia e di espulsione per tutti i membri condannati, in particolare per delle infrazioni di natura sessuale”.
Il regista australiano, è noto per il suo debutto nel lungometraggio con il musical 'The Greatest Showman'
Recente la scoperta delle origini della madre, Rosa Nespeca, che avrebbe trascorso la sua giovinezza nel Piceno. In corso i tentativi di invitare Zemeckis nelle Marche
L’iniziativa è organizzata dall’associazione culturale Made in Italy presso il multisala Votiv Kino insieme alla casa di distribuzione austriaca Filmladen e l’Istituto Italiano di Cultura di Vienna, con il contributo del Ministero della Cultura
Nessuna spiegazione ufficiale è stata fornita per l'assenza del celebre cineasta alla proiezione di gala organizzata dall'American Film Institute