Placido: ‘La cena di Natale’ è una commedia sull’indolenza

“La cena di Natale è una commedia, qui si parla di indolenza. Mi fa ricordare un po’ I Basilischi della Wertmuller, con questi ragazzi incapaci di costruire il proprio futuro. Però credo che la Puglia da questo punto di vista contraddice questa immagine”, anche se è vero che “ci sono tanti giovani che ancora qui non trovano spazio e sono costretti a emigrare”. Così Michele Placido che a Polignano a Mare ha partecipato alla presentazione del film di Marco Ponti, le cui riprese proseguono fino a giugno, insieme ad alcuni attori del cast tra cui Riccardo Scamarcio, che ha descritto il suo personaggio (Damiano) come “indolente e incapace di decidere”.
Quanto al suo personaggio, don Mimì, Placido sottolinea che “mi si è fatta l’osservazione che il commerciante Mimì, quando paga lo fa in contanti e quindi in nero. Vabbè, ma questa è una notazione negativa del personaggio, non stiamo dicendo che don Mimì è una persona perbene. C’è la satira, c’è l’appunto di un certo tipo. La positività al cinema non esiste quasi mai – ha concluso Placido – o anche nei romanzi dei grandi scrittori, da Dostoevskij a Shakespeare, l’aspetto negativo dell’uomo è sempre messo o in berlina, come in questo film, o drammatizzato in storie molto cupe, molto truci”.
Nel cast del film, che uscirà in autunno e che è il sequel di Io che amo solo te, tratto dall’omonimo romanzo di Luca Bianchini, tornano anche Laura Chiatti, Maria Pia Calzone, Antonella Attili e una new entry è Veronica Pivetti.