Tempi duri per il pirata Jack Sparrow, al secolo Johnny Depp: dopo averlo visto per l’ultima volta nella Maledizione del forziere fantasma imprigionato fra le fauci e i tentacoli del mostruoso Kraken, lo ritroviamo nel nuovo episodio dei Pirati dei Caraibi- Ai confini del mondo prigioniero di una dimensione parallela degli abissi marini, all’interno dello scrigno del malvagio e vendicativo Capitano Davy Jones. Non ci sono però mostri spaventosi o demoni terrificanti a far da guardia all’aldilà cui è stato destinato, bensì tanti e diversi Jack dalle movenze scomposte che impersonano i vari aspetti della sua personalità. Quasi a dire: inferno è fare inesorabilmente i conti con se stessi, all’infinito. Ma i suoi compagni d’avventure Will Turner (Orlando Bloom) ed Elizabeth Swann (Keira Knightley) non lo abbandonano: con un’incerta e contraddittoria alleanza con il – da poco tornato dall’altro mondo – Capitan Barbossa (l’antagonista di Jack nella Maledizione della prima luna) si avventurano in una navigazione impervia attraverso rotte sconosciute pur di salvargli l’anima. Tra tradimenti, inganni ed acque agitate, i protagonisti si fanno strada fino all’esotica Singapore in mano all’intelligente e doppiogiochista pirata Sao Feng, nuovo personaggio della saga magistralmente interpretato da Chow Yun-Fat, per ottenere il suo appoggio e la nave che li porterà ai confini del mondo.
Tra i nuovi personaggi che fanno il loro ingresso in questo terzo episodio appare a un certo punto il ‘Rolling Stone’ Keith Richards nel ruolo del silenzioso custode del Codice dei Pirati, che pronuncia a Jack il motto: “Il punto non è vivere per sempre, è convivere con se stessi”.
In tutti gli episodi dei Pirati dei Carabi i personaggi appaiono di sovente in conflitto con se stessi, ambigui nella loro sfida alla trasformazione e alle libere scelte. Non c’è mai un vero rapporto di fiducia tra loro ma piuttosto piani subdoli che nascondono interessi personali. Il terzo film però rivela la natura di tutti: ognuno di loro dovrà schierarsi per affrontare la titanica battaglia conclusiva in cui sono in gioco non solo le loro vite, ma anche il futuro e la libertà dei pirati che rischiano di essere spazzati via per sempre dai sette mari.
Il film esce in Italia e nei maggiori mercati mondiali il 23 maggio, a cavallo tra le uscite di Spider-Man 3 e dei Fantastici 4, accompagnato da un massiccio merchandising. In contemporanea arrivano una versione videogame con tanto di personaggi iperrealistici e scene inedite, in cui i giocatori saranno accompagnati da una colonna sonora appositamente realizzata dall’orchestra filarmonica di Londra; una caccia al tesoro in collaborazione con Volvo Italia; un’intera linea di giocattoli e svariati capi d’abbigliamento. Anche il celebre settimanale Topolino ha reso onore a Sparrow mettendo per la prima volta in copertina la foto di un uomo in carne e ossa (Johnny Depp).
Sarà che questi pirati sono ben diversi dai personaggi ubriaconi e spacconi cui la cinematografia ci aveva abituato, sarà che la storia mette in scena lo scontro epico tra libertà e conformismo, sarà la dose nettamente superiore di effetti speciali, o i mille schermi su cui verrà proiettato in Italia (solo Il Codice da Vinci e Spider-Man 3 finora avevano avuto tanto spazio), ma questa ultima (?) puntata dei Pirati dei Caraibi promette davvero di fare grandi numeri al botteghino.
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