Non ha pagato il pizzo per il suo esordio alla regia, la commedia satirica La mafia uccide solo d’estate, girata a Palermo e prodotta Wildside con Rai Cinema. Spiega Pierfrancesco Diliberto in arte Pif: “Ho detto da subito che non l’avrei pagato perché sarebbe stato assurdo, visto il senso del mio film. Ci siamo riusciti, e non è una cosa così scontata, grazie all’aiuto fondamentale dell’associazione ‘Addio Pizzo’ e perché non ho la mentalità dei miei genitori, che erano rassegnati”. Il neo regista, diventato popolare in tv con le sue indagini satiriche per ‘Le Iene’ e ‘Il Testimone’, sarà in concorso al Festival di Torino e in sala dal 28 novembre in oltre 200 copie circa distribuite da 01. “Si può ridere della mafia – spiega Pif – Io vengo dal mondo de Le Iene, dove ho imparato che attiri molta più attenzione quando all’inizio scherzi e poi tiri fuori temi importanti, che arrivano come cazzotti nello stomaco, per poi tornare a ridere. La cosa fondamentale è che la satira non offenda la tragedia”. Nel film, ambientato a Palermo tra gli anni ’70 e gli anni ’90 attraverso gli occhi del protagonista Arturo, all’inizio ancora bambino, si ripercorrono le tappe della sanguinosa guerra alla mafia fino alle stragi di Capaci e via D’Amelio.
Le date decise dai vertici del Museo Nazionale del Cinema e dalla Direzione del Festival, d'intesa con la Regione Piemonte, la Città di Torino e la Provincia di Torino
Da oggi al 4 dicembre i cinema Alcazar, Greenwich e Nuovo Sacher ospiteranno una selezione di dieci titoli
La 31esima edizione del Torino Film Festival si è chiusa con un incasso complessivo di 267mila euro e 92mila presenze in sala
L'ad di Rai Cinema commenta il premio del pubblico andato a La mafia uccide solo d'estate al TFF