PesaroFF50 chiama a raccolta i giovani appassionati e blogger di cinema per far parte della Giuria Giovani alla 50a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro dal 23 al 29 giugno.
I selezionati saranno ospitati dal Festival e avranno la possibilità di vedere, criticare e scegliere il miglior film del Concorso Ufficiale. Basta scegliere dall’elenco che vi viene fornito uno dei film diretti dai grandi registi del cinema italiano a cui il Festival ha dedicato una retrospettiva negli anni passati, recensirlo, pubblicarlo sul vostro blog o pagina FB e mandare il link a info@pesarofilmfest.it.
I migliori 6 verranno contattati con tutti i dettagli relativi all’ospitalità.
Ecco tra quali film si può:
Le Affinità Elettive – Taviani
La leggenda del Santo Bevitore – Olmi
Il Conformista – Bertolucci
Profumo di Donna – Dino Risi
Storie di Ordinaria Follia – Marco Ferreri
Il maestro georgiano Otar Iosseliani ha tenuto a Pesaro una lezione di cinema in cui ha mostrato una certa amarezza per la “tragica caduta di qualità e mancanza di pensiero del cinema contemporaneo in un mestiere che sta diventando sempre più piatto e pieno di cliché”. In questa intervista gli abbiamo chiesto di parlarci del suo rapporto con la censura e della possibilità di tornare a lavorare in Georgia: "Sarebbe immorale togliere finanziamenti ai giovani registi"
Il vincitore del Premio Lino Miccichè è l’indiano Liar’s Dice, opera prima di Geethu Mohandas, un road movie atipico nel quale madre e figlia intraprendono un difficile viaggio verso Nuova Delhi, in compagnia di un disertore dell’esercito che guida le due alla ricerca del padre scomparso. Gli spettatori della “piazza” hanno votato per il Premio del Pubblico I ponti di Sarajevo, film collettivo realizzato per commemorare i cento anni dallo scoppio della prima guerra mondiale con l’attentato all'Arciduca Francesco Ferdinando avvenuto nella città bosniaca
Il montatore Marco Spoletini e il musicista Daniele Sepe hanno collaborato a The Fall from Heaven di Ferit Karahan, due storie parallele tra il Kurdistan e Istanbul, in concorso a Pesaro
In concorso a Pesaro I resti di Bisanzio, che ci mette di fronte alla decadenza di una terra, alla non identità di personaggi e luoghi. Per l'artista, al suo primo lungometraggio: "Lo stereotipo del Salento ha prodotto danni irreparabili, questo territorio è stato completamente stravolto". E sulla possibilità di una distribuzione per il suo film: "E' un messaggio nella bottiglia, arriverà dove arriverà"