Un uomo sandwich gira l’Italia con un cartello con su scritto Disoccupato in affitto. Questo è il tema, nonché il titolo, del bel documentario di Luca Merloni che uscirà l’11 maggio per Distribuzione Indipendente, con il commento sonoro di Davide Combusti, in arte, The Niro. Il protagonista, metà attore, metà giornalista, è Pietro Mereu. “Io il lavoro lo cercavo davvero – racconta Mereu che ha esperienza nel campo della distribuzione, della comunicazione e dell’organizzazione eventi – e questa è la forza del film. Certo, non vi consiglio di imitarmi. E’ stata dura, otto ore al giorno, al caldo, mi si è anche rotta la macchina. Ora ho aperto un’associazione culturale in Sardegna, a casa mia. Non ho ancora un posto fisso e continuo a pensare di trasferirmi in Cina, dove ha lavoro mia sorella”.
“Il film è stato girato nell’estate 2010 – racconta il regista – e le cose vanno a peggiorare. Si vede anche nel documentario. Vedi gente in giacca e cravatta e pensi che siano manager super impegnati, invece saltano da un colloquio all’altro senza trovare niente. Abbiamo incontrato un alto dirigente che guadagnava 40.000 euro all’anno e ora è senza impiego, dalle stelle alle stalle”.
“In generale – continuano poi i due – abbiamo riscontrato nella gente molta voglia di parlare e di sfogarsi, segno che il problema è sentito. Non scappavano di fronte alle telecamere, anche perché non eravamo invadenti e cercavamo di mantenere la videocamera in posizione bassa, confidenziale. Qualcuno magari se ne accorgeva, e si sentiva in obbligo di offrirci un aiuto che invece non era in grado di dare. E c’è una minoranza che minimizza, dicendo che il problema è dei giovani, che non hanno voglia di lavorare. Ma in generale i riscontri sono stati positivi. Abbiamo selezionato circa 100 di 500 interviste totali”.
Il film si ispira alla vicenda di un ragazzo inglese, David Rowe, riprodotta da alcuni simpatici fumetti realizzati da Bepi Vigna (papà del fumetto Nathan Never) e da un tassista-disegnatore, che proprio in seguito alla sua avventura da uomo-panino ha trovato lavoro, incontrando per strada l’amministratore delegato di una grande società. “In Italia non succederebbe – commenta Merloni – qui i ricchi sono persone giuridiche, impalpabili. Sono rappresentati da termini come ‘il capitale’, ‘le banche’, ‘i fondi’. E nemmeno sarebbe stato uguale se avessi scelto per protagonista una donna. Il tema della persona in affitto avrebbe prestato il fianco ad altre allusioni ed altre battute, che non ci interessavano. Né volevamo diventare troppo celebri. Andavamo in una città, scelta in base agli appoggi che avevamo e che ci permettevano di risparmiare, restavamo due giorni e andavamo via, perché altrimenti si sarebbero cominciati a formare capannelli di persone che volevano essere intervistate, mentre noi cercavamo reazioni naturali. Non sempre ci è riuscito: a Lecce ci hanno dedicato un articolo”.
La pellicola sarà piazzata in oltre 20 sale del circuito indipendente e andrà in contemporanea online, su http://www.ownair.it/
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