95 minuti della vita di Jean Marie Straub e Daniel Huillet, ripresi da Pedro Costa, uno dei più importanti registi portoghesi, che già era stato a Venezia due anni fa con Ossos, e che l’anno scorso ha realizzato un assoluto capolavoro No quarto da Vanda presentato a Locarno e, ovviamente, mai uscito sul mercato italiano.
Questa volta, nell’ambito della realizzazione di un progetto per la televisione francese, Costa ha ripreso le fasi del montaggio di Sicilia, il film che Straub Huillet hanno tratto da “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini.
95 minuti in cui i due registi, ormai italiani a pieno titolo, montando le immagini raccontano cosa è il cinema, facendo rabbrividire per la precisione, l’attenzione ai dettagli, l’amore, la forza e l’intelligenza che scorre in ogni fotogramma, in ogni scelta, in ogni decisione.
E se Sicilia è inno alla ricerca dei nuovi valori – non quelli facili che ci hanno insegnato i nostri genitori, ma quelli nuovi, che ci permettano di diventare uomini nuovi, quelli per i quali potremmo essere disposti a dare tutti i nostri averi (ed anche i nostri cavalli), quelli legati ai sogni ed al sogno della realizzazione delle utopie – Daniel Huillet et Jean Marie Straub, Cinéastes – Ou git votre scurire enfoui? è materia che prende forma dall’idea. E’ una stanza, la stanza della moviola, dove estasiati ed ipnotizzati, seguiamo Straub che parla del movimento, del momento nel quale si deve fare un taglio; che passa mezz’ora – assieme a Daniel Huillet – per decidere tra due fotogrammi; che spiega perché dentro un micromovimento, un polso che si piega nel momento sbagliato, c’è un racconto, una storia.
Un’idea, appunto: l’idea di un cinema sempre più raro da vedere, l’idea di un cinema che squarcia le coscienze, dissolve i pensieri e li ricrea, più forti e consapevoli. Un cinema italiano lontano anni luce dalle boutade falsamente neorealiste, dalle commedie dove lei ama lei, lui va a letto con le altre ma poi torna da lei.
I film di Straub e Huillet, così come i film di Pedro Costa, non rispecchiano la realtà, ma la trasformano, la dissolvono. Raccontano un mondo come deve essere, senza compromessi e mediazioni. Raccontano ai nostri occhi e ai nostri cuori il bisogno assoluto di essere non riconciliati.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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