Pauline Fanton: “In ‘Confusi’ raccontiamo dubbi e paure dei giovani, ma con ironia”

L'attrice è tornata a interpretare Nicole De Grandis nella seconda stagione della serie di RaiPlay. Vedremo la 24enne anche in 'Doc-Nelle tue mani' e 'La legge di Lidia Poët', mentre sogna di debuttare al cinema


Pauline Fanton ha 24 anni. Nata e cresciuta a Milano, madrelingua francese, ha iniziato a studiare recitazione quando era una ragazzina. Approdata nel mondo della pubblicità, è stata scelta per un piccolo ruolo nella serie Vostro onore e da lì è iniziato il suo percorso nel mondo dello spettacolo. Nella seconda stagione della serie Confusi, disponibile su RaiPlay – storia di quattro ventenni che, spinti da motivi diversi, ma uniti dalla stessa ‘confusione’, si trovano a vivere nella stessa casa durante il loro primo anno universitario a Milano, cercando di diventare adulti – è tornata a interpretare la giovane Nicole De Grandis. La giovane attrice sarà anche nelle serie Doc-Nelle tue mani e La legge di Lidia Poët, mentre sogna di debuttare al cinema.

Pauline, cosa dobbiamo aspettarci da questa nuova stagione di Confusi?

Anche in questi nuovi episodi affrontiamo tematiche importanti e attuali, come le paure, le insicurezze, l’ansia dei ventenni di oggi, ma in chiave divertente e ironica. Queste emozioni spesso vengono sottovalutate dagli adulti. La scuola dell’obbligo porta i ragazzi a fare scelte importanti, ma dopo la maggiore età si arriva anche confusi a capire chi si è. Siamo felici che la serie venga seguita da molti ragazzi, ma anche dai genitori. In questa stagione torniamo ad affrontare anche il tema dei social, che ci danno una visione della realtà velata e costruita, quando dovremmo interfacciarci con la vera realtà, senza volerci paragonare a modelli lontani da noi.

E il tuo personaggio che percorso affronterà?

Il pubblico ha conosciuto Nicole nella prima stagione come una ragazza molto snob e ricca, che improvvisamente da milionaria si ritrova senza un euro, da sola a casa e con i conti bancari bloccati perché i genitori sono scappati a Panama per non essere presi dalla finanza. Nicole decide così di dare in affitto le stanze della sua casa a tre ragazzi, un romana, una catanese e una torinese. In questa nuova stagione affronterà un grande cambiamento e maturerà, così come anche gli altri tre protagonisti. Da che viveva sotto una campana di vetro, Nicole diventa una giovane donna, si responsabilizza. Riesce anche a emanciparsi dal padre e dal fidanzato, trovando una strada solo sua, senza dover star dietro a cosa desiderano gli altri per lei.

Nel 2024 ti vedremo anche nella terza stagione di Doc-Nelle tue mani.

Sarò una protagonista di puntata, nel ruolo di Rita De Michelis, una 20enne che ha un tumore ai polmoni e decide di non fare la chemioterapia, ma seguire le cure di uno specialista. Non mi aspettavo sarebbe stato così complicato interpretare questo ruolo a livello emotivo. Doc è una serie che racconta molto bene anche la vita dei pazienti e le difficoltà della malattia. Per me è stata un’esperienza forte e dura, ma ad aiutarmi ci sono stati bravissimi attori come Luca Argentero, Pierpaolo Spollon e Matilde Gioli. È stato un lavoro formativo e intenso.

Sarai poi nella seconda stagione de La legge di Lidia Poët.

È stato pazzesco partecipare a una serie in costume, ambientata in un’epoca lontana dalla nostra. In un episodio della stagione sono Sofia Bonaccorsi, una ragazza di un collegio dove viene uccisa una sua amica e lei deve testimoniare contro un gruppo di ragazze che dicono che si è suicidata. Lidia Poët vedrà in Sofia una luce diversa dove poter trovare la verità e risolvere il caso. Matilda De Angelis è un’attrice dal grande talento e lavorare con lei è stato davvero importante.

Ad oggi hai lavorato in progetti per il piccolo schermo. E il cinema?

È il mio sogno fare un film. Sono innamorata del cinema italiano e di quello francese, che considero due capisaldi della settima arte nel mondo. Mi piacerebbe fare un film d’autore.

Con chi vorresti lavorare in particolare?

Gabriele Muccino mi piace molto per il tipo di cinema che fa e per il suo lavoro con gli attori. I fratelli D’Innocenzo fanno un cinema d’autore nuovo e giovane che mi interessa. Vorrei essere diretta anche da Alice Rohrwacher. Ho visto recentemente La chimera e l’ho trovato un gioiellino. Ho fatto qualche provino per il cinema, anche se non è andata.

Fare l’attore, per chi è giovane come te, è ancora più complicato oggi?

Lo è. Ho iniziato a studiare da ragazzina, recitare è sempre stata la mia passione. Ho debuttato nella pubblicità, poi è arrivata una parte in Vostro onore. Stavo prendendo la laurea triennale e non sapevo se accettare, ma alla fine l’ho fatto, ritrovandomi in questo mondo. Quando si inizia a fare questo lavoro nessuno ti prepara psicologicamente. Non è così immediato essere presa già solo per un piccolo ruolo. Ti scontri tutti i giorni con questa realtà e ci sono no che bruciano più di altri. Devi fare un lavoro su te stesso per capire che se non ti prendono non è perché non sei abbastanza, ma perché non sei adatta per quel personaggio. Bisogna rimanere con i piedi per terra e concentrati. E io in questi mesi lo sto facendo ancora di più, visto che sto preparando la mia tesi finale in mafia e cinema.

23 Dicembre 2023

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