E’ Shanghai la prima tappa della missione del cinema italiano in Cina, in coincidenza per qualche giorno con il Festival Internazionale del Film. Stasera la delegazione parteciperà alla serata organizzata da Ferragamo per attori e registi italiani, tra cui Giancarlo Giannini. Ma la vera novità è che per la prima volta in quest’occasione tutte le componenti del sistema audiovisivo italiano (istituzioni pubbliche e private, associazioni di categoria e rappresentanze ministeriali) hanno deciso di operare congiuntamente per un “Progetto Cina” di durata triennale.
Il progetto, coordinato da Giorgio Gosetti, viene presentato nel corso di questo viaggio sia all’industria cinese al Film Market di Shanghai che alle istituzioni ufficiali della Repubblica Popolare Cinese nel corso di una seconda tappa a Beijing. La forte presenza italiana al festival di Shanghai dove, grazie al supporto per la promozione all’estero di Istituto Luce-Cinecittà (divisione Filmitalia), anche per questa edizione ci sono titoli in quasi tutte le sezioni e uno speciale Focus Italia, è l’importante supporto alla missione commerciale e istituzionale che caratterizza la delegazione.
Oltre a Riccardo Tozzi, presidente dell’Anica, saranno in questi giorni a Shanghai e a Beijing alcuni produttori, il presidente di Unefa Paola Corvino, il dirigente del Ministero dei Beni Culturali Mariella Troccoli, insieme a Rossella Mercurio (project manager di Anica) e Giorgio Gosetti (anche direttore delle Giornate degli Autori/Venice Days).
“L’idea qualificante di questo lavoro che comincia tra Shanghai e Beijing e che proseguirà in autunno a Venezia e poi a Roma – dichiara Riccardo Tozzi – sta nel modello coordinato e unico con cui finalmente il nostro cinema si propone a un mercato grande e attento alle novità come quello cinese. Nei molti incontri in agenda con i nostri omologhi cinesi punteremo a esporre potenzialità concrete, a disegnare possibili coproduzioni, a favorire un interscambio di professionalità che va dalla formazione (le scuole di cinema) alla specificità delle competenze e delle location. Tutti questo è oggi agevolato dal trattato di coproduzione fra i nostri due paesi che il Presidente Napolitano ha firmato alla fine del 2012 e di cui adesso sviluppiamo di comune accordo con la Cina le norme attuative”.
“Nei prossimi mesi si tratterà per noi di passare dalle parole ai fatti – afferma Giorgio Gosetti, coordinatore del Progetto Cina – Questa eccitante sfida è sostenuta con vera attenzione e spirito collaborativo dalle maggiori istituzioni cinesi. A cui va fin d’ora la nostra gratitudine così come al personale del l’ambasciata italiana a Beijing e agli uffici dell’Ice che si sono impegnati con straordinaria dedizione per preparare al meglio questo viaggio. Grazie all’attenzione della Direzione Generale Cinema del Mibac e al sostegno del capitolo ‘Made in Italy’ del Ministero dello Sviluppo Economico, potremo contare sulle competenze congiunte di ANICA (coproduzioni), Istituto Luce-Cinecittà (network internazionale), Unefa (esportazione), Ice (scambi commerciali e promozione), Scuola Nazionale di Cinema (formazione) e Ministero degli Esteri (rapporti istituzionali). Senza contare la collaborazione e il patrocinio dell’Istituto Confucio che ci consentirà un efficace interscambio culturale”.
Le prime verifiche dei semi gettati dalla delegazione italiana nei prossimi giorni sono attese alla Mostra del Cinema di Venezia dove una delegazione cinese sarà ospite delle istituzioni del cinema italiano.
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