Papa e regina a confronto nell’Homemade di Sorrentino

Spicca particolarmente il lavoro del regista realizzato per Homemade, serie di corti pubblicata su Netflix, ideata da Pablo Larrain


Spicca particolarmente il lavoro di Paolo Sorrentino realizzato per Homemade, serie di corti pubblicata da qualche giorno su Netflix, ideata da Pablo Larrain, che mette insieme diciassette brevi episodi girati durante la quarantena da diversi registi di tutto il mondo. Ce n’è uno diretto proprio da Larrain — molto simpatico — intitolato Last Call. C’è Ladj Ly alle prese con i suoi droni e Kristen Stewart in preda all’ansia nella sua casa di L.A.. E poi David Mackanzie, Naomi Kawase, Ana Lily Amirpour.

 A Sorrentino la quarantena – almeno cinematograficamente – non fa particolare effetto. Il suo cortometraggio sembra semplicemente un suo film, con il Papa e la Regina d’Inghilterra e confronto, che discutono del più e del meno lasciando anche intendere una singolare liaison, rilasciando pensieri profondi o sagaci battute (“L’insicurezza è un lusso che non mi sono mai potuta concedere”, “La regina non sa fare un tè?”). Non gli servono nemmeno gli attori. Usa due pupazzetti/gadget, di quelli che salutano con la manina. E anche questi due lo fanno costantemente, mentre chiacchierano davanti a sfondi perfettamente inquadrati e fotografati, come se ci volessero coinvolgere. E’ una delle poche forme di cinetica che questo corto può comprendere.

Il plot vede la regina ‘imprigionata’ in Vaticano dopo lo scoppio della pandemia. Fanno brevi apparizioni il ‘drugo’ del Grande Lebowski e Maradona (sempre in forma plasticosa), tra picchi grotteschi e citazioni di Céline.  “Il mondo comincia a capire cosa vuol dire essere privati della libertà, dover stare chiusi in casa, cosa che noi due viviamo ogni giorno” dice la regina al papa. Dopotutto sono temi che il regista ha ampiamente trattato nei suoi film e nelle sue serie, proprio quelle ‘a tema papale’ di cui questo corto potrebbe essere un ideale spin-off.

E alla fine con questi personaggi di plastica, letteralmente delle piccole icone, si familiarizza e ci si commuove, perché più che mai in tempi di quarantena, le sentiamo vicine a noi, come se si trovassero sullo scaffale della nostra libreria.

autore
06 Luglio 2020

Piattaforme

La coda del diavolo - locandina
Piattaforme

Luca Argentero ne ‘La coda del diavolo’, su Sky

Il 25 novembre alle 21:15 arriva in esclusiva su Sky Cinema Uno il nuovo film La coda del Ddavolo, un thriller d’azione ad alta tensione con Luca Argentero, disponibile anche...

Verità nuda_2
Piattaforme

Su Amazon ‘Verità nuda’, storia di una pornostar

L'anteprima del film diretto da Sandro Lazzerini si terrà presso il multisala Adriano di Roma il 7 novembre alle ore 21.00

Piattaforme

‘Lonely Planet’, l’amore inaspettato tra Laura Dern e Liam Hemsworth

Ambientato a Marrakesh, il secondo film da regista di Susannah Grant è un film sentimentale che racconta la relazione tra una celebre scrittrice e un uomo più giovane, apparentemente molto diverso da lei

Piattaforme

‘Il buco – Capitolo 2’, la piramide sociale si fa Inferno

Arriva su Netflix il sequel del cult diretto da Galder Gaztelu-Urrutia, che spinge sull'acceleratore della violenza. Protagonista questa volta è l'attrice spagnola Milena Smit


Ultimi aggiornamenti