CANNES – Nella serata del 15 maggio Paolo Rossi, campione del mondo di calcio, è stato ospite e protagonista della presentazione del progetto a lui dedicato, The art of the champion: Ivo Romagnoli, presidente di Filmintuscany, ha annunciato la produzione del documentario, in preparazione, seguita dalla produzione del film omonimo, da iniziare il prossimo anno.
Sia il documentario che il film sono ispirati alla biografia bestseller di Paolo Rossi, scritta dalla giornalista Federica Cappelletti. Il documentario sarà diretto da Gianluca Fellini e coinvolgerà i ragazzi della ONLUS PARADA, per i quali Rossi è un mentore. Il film sarà co-scritto e diretto da una leggenda di Hollywood, non ancora resa pubblica.
“Ho accettato di collaborare in entrambi questi progetti sulla mia vita, certamente una vita intensa, piena di alti e bassi, con la speranza che il viaggio di un semplice ragazzo con poca salute e grandi sogni, possa mandare un messaggio alle giovani generazioni. Ero un ragazzo, quando mi è stato detto che le mie condizioni di salute non mi avrebbero permesso di giocare, così come le mie condizioni sociali. Ma io non ci ho creduto. I miei sogni erano più forti degli ostacoli. Ho lavorato sodo, creduto in me stesso. Ho affrontato ogni ostacolo a cuore aperto, ed un giorno il sogno è diventato realtà… Stavo stringendo tra le mani la Coppa del Mondo, mentre lo stadio gremito gridava il mio nome”, ha dichiarato il campione Rossi.
“Siamo fieri di produrre questo documentario e specialmente entusiasti che Paolo sia il nostro co-produttore”, ha dichiarato Romagnoli. “Sia il documentario che il film lanciano un messaggio che crediamo sia davvero importante: fede, perseveranza, passione e rispetto possono conquistare il mondo, e Paolo è un simbolo di questo!”.
Il film The art of the champion è un film sui sogni impossibili che diventano realtà: un film sull’amore, la passione, la dedizione e la speranza, le forze più grandi al mondo.
Nel team dei selezionatori troviamo l'italiano Paolo Bertolin, già attivo come consulente della Mostra di Venezia, insieme a Anne Delseth, Claire Diao, Valentina Novati e Morgan Pokée.
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