Il regista iraniano Jafar Panahi, in prigione in Iran dove ha iniziato uno sciopero della fame, ha detto che le autorità carcerarie lo hanno accusato di aver filmato la propria cella.
Lo riferisce il sito riformista iraniano Jaras, secondo cui il regista lo avrebbe raccontato oggi alla sua famiglia per telefono.
“Domenica mattina sono stato interrogato e accusato di aver filmato la cella, il che è una clamorosa bugia”, avrebbe detto il regista ai suoi familiari. “Non ho mangiato o bevuto da domenica mattina e continuerò finché le mie richieste non saranno accolte”, ha detto ancora Panahi.
Secondo la moglie, Tahereh Saidi, il regista ha chiesto di avere accesso a un avvocato, di ricevere visite della famiglia e di essere rilasciato senza condizioni fino allo svolgimento di un’udienza in tribunale.
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