Si è svolta la cerimonia di premiazione del 40mo Torino Film Festival, un’edizione davvero speciale che ha colorato le strade e le piazze del capoluogo piemontese con le caratteristiche locandine realizzate dall’artista Ugo Nespolo. “Vorrei fare solo due considerazioni – dichiara il direttore artistico Steve Della Casa – quella oggettiva è che volevamo riempire le sale e le sale le abbiamo riempite. Quella soggettiva è che non so se ho fatto un festival bello, però ho fatto il festival che volevo fare. Volevo un festival in cui ci fossero persone competenti a giudicare i film, che non fossero scelte per la fama; volevo un festival in cui ci fossero delle notevoli star internazionali ma che non venissero qui solo a fare passerella bensì a incontrare il pubblico, e infatti tutti quelli che sono venuti, anche i più rari, come Malcolm McDowell, Paolo Sorrentino e Toni Servillo, tutti sono stati generosi”.
A vincere il Concorso Lungometraggi Internazionali è il film Palm Trees and Power Lines di Jamie Dack. Una storia d’amore tra una diciassettenne e un uomo due volte più grande di lei. Il rapporto tra i due, interpretati da Krystin Ver Linden e Bradley Rust Gray, diventa rapidamente un insolito gioco di potere. “Ci sentiamo tutti onorati e grati – dichiara la regista e sceneggiatrice statunitense – Vorrei ringraziare tutti, in particolare i miei attori. Se avete visto il film sapete che si sono dedicati a fondo ai propri personaggi fidandosi di me e lavorare con loro è stata una delle esperienze più speciali della mia vita”.
Nel Concorso Documentari Internazionali si impone Riotsville, USA di Sierra Pettengill, mentre il Concorso Documentari Italiani va a Corpo dei Giorni del collettivo Santabelva: “Bisogna investire nel documentario e nella fiction indipendente, perché è una forma di espressione che riesce a distanziarsi dalle logiche di mercato, di promozione e a parlare con grande libertà. Speriamo che questa vittoria non sia un cerchio che si chiude, ma l’inizio di una riflessione”.
Il Concorso Cortometraggi Italiani va a Sirens di Ilaria Di Carlo, mentre il vincitore della sezione Crazies è Huesera di Michelle Garza. La sezione vede eccellere anche un’attrice italiana, ovvero Greta Santi, che riceve una menzione per la sua interpretazione in Pantafa.
Qui di seguito tutti i premi:
Concorso Lungometraggi Internazionali Miglior film a Palm Trees and Power Lines di Jamie Dack; Premio speciale della giuria a Rodeo di Lola Quivoron; Miglior attrice a Julie Ledrou per il film Rodeo di Lola Quivoron; Miglior attore a Jojo Bapteise Whiting e Ladainian Crazy Thunder per il film War Pony di Riley Keough e Gina Gammell; Miglior sceneggiatura a Palm Trees and Power Lines di Jamie Dack; Menzione speciale a Nagisa di Takeshi Kogahara.
Concorso Documentari Internazionali: Miglior film I Wonderfull a Riotsville, USA di Sierra Pettengill; Premio speciale della giuria a Where is this Street? Or with no before and after di João Pedro Rodrigues e João Rui Guerra da Mata; Menzione a Corsini interpreta a Blomberg Y Maciel di Mariano Llinás e Elsewhere starts here and it’s happening di Darik Janik.
Concorso Documentari Italiani: Miglior film Corpo dei Giorni di Santabelva; Premio speciale della giuria a N’en Parlons Plus di Cecile Khindria, Vittorio Moroni;
Spazio Italia | Concorso Cortometraggi Italiani: Miglior cortometraggio a Sirens di Ilaria Di Carlo; Premio speciale della giuria a Old Tricks di Edoardo Pasquini, Viktor Ivanov; Menzione speciale a Ritirata di Gianmarco Di Traglia.
Crazies | Concorso Miglior film a Huesera di Michelle Garza Cervera; Menzione a Greta Santi per la sua interpretazione in Pantafa.
Premi Collaterali: Premio Rai Cinema Channel Miglior film Concorso Cortometraggi Italiani Old Tricks di Edoardo Pasquini e Viktor Ivanov; Premio Achille Valdata- Giuria dei lettori di “Torinosette” Miglior film Concorso Lungometraggi Internazionali Pamfir di Dmytro Sukholytkyy-Sobchuk; Premio Occhiali Di Gandhi Assegnato dal Centro Studi “Sereno Regis” (Torino) al film che meglio interpreta la visione gandhiana del mondo a Manodopera – Interdit aux chiens et aux italiens di Alain Ughetto; Premio Interfedi – Premio per il rispetto delle minoranze e per la laicità, attribuito dalla Giuria Interfedi I sogni abitano gli alberi di Marco Della Fonte; Premio Scuola Holden Miglior sceneggiatura Concorso Lungometraggi Internazionali War Pony di Riley Keough e Gina Gammell.
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