Ozpetek: investire sui nuovi autori

“Una cinematografia sana investe anche sui debuttanti, sui nuovi autori, sulla sperimentazione. Non si può rinunciare ad intervenire in questi settori, che dovrebbero essere quelli maggiormente assistiti dall’intervento pubblico, come avviene in Francia”. Così dichiara Ferzan Ozpetek sul Giornale dello Spettacolo. “Benigni, Moretti, Muccino e qualche altro non avranno difficoltà a realizzare i rispettivi progetti ma ridurre il cinema italiano a una quindicina di film, affidati esclusivamente ai registi di maggiore successo e prestigio, non mi pare una prospettiva incoraggiante”, prosegue l’autore di Cuore sacro, in uscita il 25 febbraio.
Sull’impegno delle istituzioni nei confronti del cinema, Ozpetek chiede: “il governo non riesce o non vuole capire l’importanza del cinema? I film sono anche uno straordinario strumento promozionale: sostengono l’immagine di una nazione. In passato l’Italia si è affermata nel mondo e si è fatta conoscere grazie al suo cinema”.
Anche la televisione, secondo Ozpetek, potrebbe aiutare di più il cinema italiano: “Nel nostro Paese le televisioni sia pubbliche che private privilegiano decisamente il cinema americano. Personalmente non ho ancora avuto il piacere di vedere un mio film programmato in prima serata; perfino Le fate ignoranti, che pure è stato un successo sia di pubblico che di critica, è passato in tv dopo le 23. Mi auguro di sfatare la regola con La finestra di fronte.