VENEZIA. “Avevo di Valentina Cortese l’immagine di un’attrice vecchio stampo, col foulard in testa e quando mi hanno proposto un docufilm tratto dal suo libro “Quanti sono i domani passati”, autobiografia redatta da Enrico Rotelli, mi sono preso del tempo. Ho scoperto leggendola una vita privata e professionale ricca di eventi, una storia appassionante, e sconosciuta ai più, di una donna che ha vissuto 90 anni della sua vita tra incontri e amicizie straordinarie e grandi amori. Così ho deciso di trasferire questa mia sorpresa nel film”. Francesco Patierno è l’autore di Diva! (Fuori Concorso) raffinato tributo a un’icona del teatro e del cinema internazionale che nel 1973 lavora con François Truffaut in Effetto notte (premiato con l’Oscar al Miglior film straniero), e con cui ottiene la nomination all’Oscar come Miglior attrice non protagonista.
Per raccontare Valentina Cortese, il regista si è affidato a materiali di repertorio, a immagini dei film da lei interpretati, alle musiche fine anni’60, inizio anni ’70 di una straordinaria band australiana, The Spectrum. E soprattutto ai monologhi sui momenti più significativi dell’autobiografia, pubblicata in occasione dei 90 anni dell’attrice, e interpretati, guardando in macchina, da Barbora Bobulova, Anita Caprioli, Carolina Crescentini, Silvia d’Amico, Isabella Ferrari, Anna Foglietta, Carlotta Natoli e Greta Scarano e da Michele Riondino che legge una lettera del regista teatrale Giorgio Strehler.
Senza mai incontrare la Cortese, per avere la massima libertà, ma fedele al libro, Patierno ha scelto però di ribaltare la scaletta, partendo dal fondo, dalla partecipazione dell’artista a Effetto notte per arrivare all’infanzia, a quel buco nero motore forse della scelta di diventare attrice.
Isabella Ferrari dice di aver respirato nei suoi due monologhi sull’infanzia dell’attrice la stessa aria contadina di quand’era bambina. Anna Foglietta è la Cortese di Effetto notte, “un film che è parte della mia formazione culturale” e spiega che Patierno ha chiesto a lei e a tutte le altre “di essere delle narratrici”. Per Silvia D’Amico si è tratto di un esperimento che ha offerto una grande libertà. “Siamo state tutte e otto attraversate da un’energia che è di Valentina – afferma Carlotta Natoli – un personaggio puro, un diamante grezzo. Un’artista con un danno originario fortissimo, ma che a partire da quel trauma conosce uno slancio verso la vita”.
Come è avvenuta la scelta delle attrici? Patierno ha puntato sulla loro diversità, da subito evitando imitazioni o interpretazioni fini a se stesse, “chiedendo un salto mortale senza rete e affidandosi alla pancia”. Il film a dicembre andrà in onda su Sky Arte HD (Canali 120 e 400 di Sky).
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