E’ 102 Distrubution, la cui linea si focalizza principalmente su prodotti internazionali di qualità, documentari, classici americani, europei e sud americani, action-movie, family e film indipendenti a lanciare su Amazon Prime Chapter 27, esordio dello statunitense Jarrett Schaefer presentato al Sundance Film Festival e definito come una delle pellicole più controverse degli anni Duemila, facendo vincere al regista il Premio come Miglior Opera Prima allo Zurigo Film Festival, dove anche Leto ha vinto il Premio come Miglior Attore.
Il film è datato 2007 ma in Italia è arrivato solo di recente, direttamente in home video. Il trasformista Leto interpreta l’omicida di John Lennon, Mark David Chapman, che racconta qui la vicenda dal suo punto di vista distorto e annaspante. La prova di Leto è impressionante soprattutto per l’aspetto fisico, che lo vede ingrassato di 30 kg, risultato ottenuto bevendo tutte le sere frullati di gelato miscelato a salsa di soia e olio d’oliva. Una dieta difficile che lo portò a dover usare una sedia a rotelle a causa dello stress, e secondo lo stesso Leto un percorso più complicato di quello che lo vide invece scheletrico e tossico in Requiem for a Dream del 2000.
«Non ho molto con il quale paragonare le riprese, ma le sfide erano scoraggianti – disse l’esordiente Schaefer, che diresse parecchie scene all’esterno del Dakota Building, luogo dell’assassinio di Lennon – Dovevo andare in un posto che era molto sensibile alla nostra storia, con dei camion, un’equipe e una quantità limitata di tempo. Non è stato facile».
Nell’aprile 2006, in una petizione on-line promossa dal sito Boycottchapter27.org, gli utenti chiesero ai cinema di boicottare la pellicola, al fine di “non contribuire alla glorificazione di un assassino”. La vedova di Lennon, Yōko Ono, espresse il suo punto di vista dichiarando: «Questa è un’altra di quelle cose che mi ferirà, ne sono sicura. Avrei preferito che non fosse girato un film sulla storia del signor Chapman, anche se simpatizzo con gli attori coinvolti. Hanno bisogno di lavorare. Non sono solo i film, è che si parla di continuo di quello [l’omicidio di Lennon]». Sean Lennon, il figlio di John, definì di “cattivo gusto” la produzione e la lavorazione del film, inclusa la presenza di Lindsay Lohan in esso.
Qualche curiosità per chiudere. Ventidue anni prima dell’inizio della produzione di Chapter 27, l’attore Mark Lindsay Chapman, che professionalmente utilizza il nome d’arte Mark Lindsay per evitare la spiacevole omonimia, e interpreta Lennon in questo film, era stato scritturato per interpretare John Lennon nel biopic John and Yoko: A Love Story (1985). Yōko Ono era coinvolta nella produzione ed aveva personalmente approvato la scelta del cast prima di scoprire che il nome completo dell’attore era Mark Lindsay Chapman, curiosamente simile a quello dell’assassino di suo marito. Pensando quindi che il nome portasse un “cattivo karma”, sconsigliò la scelta dell’attore ai produttori, e il ruolo di Lennon andò a Mark McGann.
Schaefer, invece, vide molti imitatori di Lennon, ma rimase particolarmente colpito dal provino di Chapman. Il regista ebbe qualche difficoltà a negoziare con la produzione la sua scelta, ancora una volta, a causa del nome di Chapman, che insistette perché il suo nome fosse indicato per esteso nei crediti del film.
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