La Cinémathèque Française rende omaggio al regista Gillo Pontecorvo proponendo a Parigi l’integrale della sua opera dal 23 al 26 giugno.
La rassegna Gillo Pontecorvo agli avamposti, allestita in collaborazione con Luce Cinecittà, intende affrontare di petto i due capolavori che suscitarono in Francia inenarrabili controversie tanto estetiche che politiche.
Lo storico Antoine de Baecque analizza in una conferenza le reazioni al travelling di Kapò sul cadavere della protagonista, Emmanuelle Riva, denunciato come ‘abbietto’ da Jacques Rivette in un polemico intervento sui Cahiers du Cinéma.
Il regista algerino Malek Bensmaïl, utilizzando testimonianze e documenti d’archivio inediti, affronta invece l’impronta indelebile lasciata da La battaglia di Algeri a quasi sessant’anni dalla sua creazione. La proiezione del film, un’epopea anticolonialista che venne proibita Oltralpe fino al 1971, sarà seguita da un dibattito con Malek Bensmaïl e i critici Samuel Blumenfeld e Bernard Benoliel.
Nicolas Metayer introduce così la rassegna: “Scioperi operai (La rosa dei venti), campi di concentramento (Kapò), guerre d’indipendenza (Queimada): Gillo Pontecorvo, classe 1919, nato a Pisa, combattente della Resistenza contro il fascismo, non ha mai smesso di costruire una filmografia in contatto costante con i mali e le lotte sociali del XX secolo. Dai suoi esordi fino al suo ultimo film che racconta la fine del franchismo, i suoi successi sono segnati da un engagement incrollabile. Premiato con il Leone d’Oro alla Mostra di Venezia nel 1966 per La battaglia di Algeri – avrebbe diretto il festival dal 1992 al 1996 –, Pontecorvo è un regista esigente, un attivista appassionato sempre alla ricerca della verità. Figlio tardivo del Neorealismo, profondamente segnato dal Paisà di Rossellini, Pontecorvo occupa una posizione di franco tiratore tra i registi della sua generazione”.
Il regista australiano, è noto per il suo debutto nel lungometraggio con il musical 'The Greatest Showman'
Recente la scoperta delle origini della madre, Rosa Nespeca, che avrebbe trascorso la sua giovinezza nel Piceno. In corso i tentativi di invitare Zemeckis nelle Marche
L’iniziativa è organizzata dall’associazione culturale Made in Italy presso il multisala Votiv Kino insieme alla casa di distribuzione austriaca Filmladen e l’Istituto Italiano di Cultura di Vienna, con il contributo del Ministero della Cultura
Nessuna spiegazione ufficiale è stata fornita per l'assenza del celebre cineasta alla proiezione di gala organizzata dall'American Film Institute