A 400 anni dalla morte di William Shakespeare il film Ofelia non annega della video-artista Francesca Fini reinterpreta in chiave surrealista e sperimentale l’icona femminile di Amleto. Un’opera che lega il repertorio storico, antropologico e sociologico delle immagini dell’ Archivio Luce e le performance originali elaborate dall’artista appositamente per il progetto. Il lungometraggio, coprodotto e distribuito da Istituto Luce-Cinecittà, sarà presentato ufficialmente presso il Festival VIDEOFORMES di Clermont-Ferrand, evento dedicato ai nuovi linguaggi digitali giunto alla sua 31°edizione, e contemporaneamente a New York, presso il Watermill Center, il laboratorio di arti performative diretto da Bob Wilson. Per essere poi presentato in Italia da Luce-Cinecittà con una serie di proiezioni-esposizioni evento.
Al centro del film c’è un’Ofelia diversa da quella tramandata dalla tradizione letteraria: non l’adolescente fragile, ma tante donne diverse per colori, fattezze, età. Un’Ofelia moderna e dolceamara. Che non si perde nei boschi di Danimarca, ma nei taglienti paesaggi laziali: dalle suggestioni industriali del Gazometro di Roma al Centro Rottami di Cisterna di Latina, dalle aride cave di tufo di Riano alla meravigliosa Villa Futuristica della famiglia Perugini a Fregene, passando attraverso un rocambolesco giro panoramico su un bus turistico della capitale. Un’Ofelia che alla fine non annega, rinunciando al suo destino di eroina romantica per diventare una “persona normale”.
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Nella presentazione al VIDEOFORMES di Clermont-Ferrand una videoinstallazione occuperà gli spazi de La Tolerie dal 18 marzo al 2 aprile. Oltre al film, l’installazione prevede l’esposizione di “Red Ophelia”, che assembla oggetti e abiti di scena del film.
Il 25 marzo il film sarà invece proiettato presso gli spazi museali del Watermill Center di New York come parte integrante dell’evento conclusivo del progetto “La Masca”, l’installazione multimediale che Francesca Fini realizzerà nel corso della residenza artistica al Watermill Center. Ad aprile seguiranno altre proiezioni del film a Coimbra, per un evento organizzato dal Fonlad Digital Art Festival, e a Belforte del Chienti presso il Midac Museo Dinamico di Arte Contemporanea.
Diretto da Fabrizio Corallo che ne firma anche la sceneggiatura con Silvia Scola, è ricco di testimonianze e materiali d’archivio. Con Luca Argentero e Barbara Venturato
Dal 4 ottobre il film tornerà al cinema grazie al restauro in 4k realizzato da Paramount Pictures presso L’Immagine Ritrovata di Bologna, con il contributo di Luce Cinecittà e MiC
L’opera seconda della regista romana, co-prodotta e distribuita da Luce Cinecittà, arriverà a Novembre al cinema
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