Obiettivo Argentina


Una finestra sul cinema italiano con una trentina di titoli recentissimi proposti il 4 dicembre a Buenos Aires nell’ambito di Ventana Sur, il più importante appuntamento di mercato del subcontinente latinoamericano. Sarà il migliore cinema italiano – da Bella addormentata a L’intervallo – il protagonista della speciale giornata di lavori, un’assoluta novità per il meeting che si svolge per il quarto anno consecutivo e che, dal 30 novembre, accoglierà nella capitale argentina circa 400 distributori da tutto il mondo e 1.800 accreditati. Ed è la prima volta che Ventana Sur ospita una sessione di film non sudamericani. 

 

Ad annunciarlo al Maxxi di Roma, in un incontro ristretto con la stampa, l’ad di Luce Cinecittà Roberto Cicutto insieme a Bernardo Bergeret Head of International Affairs dell’INCAA e Executive Director di Ventana Sur, e Paola Corvino, presidente degli esportatori Unefa. Per Cicutto: “Occorre creare tutte le condizioni possibili per vendere più e meglio nei mercati esteri, per questo la nostra presenza deve essere continuativa, evitando il mordi e fuggi”. E dunque l’appuntamento concepito nell’ambito di Ventana Sur potrà essere il prototipo di molte altre iniziative analoghe che portino il concetto degli Italian Screenings – una serie di proiezioni mirate alla vendita – fuori casa. Inoltre mentre nei mercati classici, come Berlino e Cannes, il nostro prodotto si disperde nell’offerta generale, qui acquista tutta la visibilità necessaria. 

 

Fautore convinto dell’evento, sostenuto da Ice, Unefa e MiBAC, è Bergeret, che sottolinea la vicinanza dei due popoli e del nostro cinema all’immaginario degli argentini. “In passato i film italiani erano i più importanti, con la nascita delle multisale sono un po’ spariti, ma adesso sarà riportato all’attenzione dei distributori. Per noi la produzione più recente, che voi avete visto e vedrete nei festival di Venezia, Roma e Torino, è del tutto inedita. E del resto il pubblico argentino ama il cinema d’autore ma anche quello commerciale”. Tra gli ultimi titoli applauditi, ad esempio, Pranzo di ferragosto, Vincere e La prima cosa bella

 

Chiarisce Paola Corvino: “I nostri film non si vendono facilmente, ma quando poi accade, funzionano bene. E il problema non riguarda solo noi, ma in generale gli indipendenti europei, perché gli americani mangiano risorse economiche e schermi”. Eppure i nostri prezzi sono competitivi, andando da 5mila a 25mila dollari e l’interesse è abbastanza alto. E sempre in tema di export, Cicutto annuncia anche la nascita di incentivi ai distributori internazionali che hanno comprato un film italiano e hanno una campagna di lanciamento. Il progetto, di cui si parla da tempo, sarà finanziato con i fondi per il made in Italy e, realisticamente, potrà partire da febbraio 2013.

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04 Ottobre 2012

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