Arriva nelle sale l’8 novembre, con Koch Media, Code Name: Geronimo, atteso action-thriller sulla missione segreta intrapresa nel 2011 da un gruppo di Navy Seals per scovare ed eliminare Osama Bin Laden. La regia è affidata a John Stockwell, esperto del genere – ha diretto nel 2002 Blue Crush e nel 2005 Trappola in fondo al mare – che si muove a metà tra la pellicola d’azione e il guerresco introspettivo alla The Hurt Locker, film di Kathryn Bigelow che nel 2010 ha fatto incetta di Oscar. Non è l’unico legame con l’ex moglie di James Cameron, che sta lavorando a Zero Dark Thirty, sul medesimo tema.
Il film di Lampkin privilegia però l’aspetto adrenalinico, un po’ come accadde nel pirotecnico Act of Valor dello scorso anno. E se da noi alla pellicola sarà dedicata un’anteprima speciale all’imminente Lucca Comics & Games, che si impegna di anno in anno a far crescere sempre di più la sua sezione Movies, in patria non verrà nemmeno distribuita al cinema, ma sarà trasmessa esclusivamente su National Geographic Channel, in una versione rimontata e rititolata Seal Team Six: The raid on Osama bin Laden, 4 giorni prima delle elezioni presidenziali, per sottolineare al pubblico come il presidente Obama abbia diretto, personalmente, le operazioni della missione.
Una scelta che ha scatenato l’ira dei repubblicani, che l’hanno giudicata “politicamente scorretta”, facendo notare la sua vicinanza al giorno del voto e puntando il dito sul fatto che Harvey Weinstein, uno dei presidenti della Koch Media, la casa che distribuisce il film, è tra i principali fundraiser della campagna di Obama. Dai democratici nessuna risposta, ma a calmare le acque è intervenuto il presidente del National Geographic Channel, Howard T. Owens, che ha spiegato che la decisione della data di messa in onda non è stata dettata da ragioni politiche, ma di audience, per promuovere la stagione autunnale del canale.
Con un cast di attori principalmente televisi, tra cui Cam Gigandet (The O.C. e una parte inTwilight), Robert Knepper (Heroes), Freddy Rodriguez (Ugly Betty), Kathleen Robertson (Beverly Hills 90210) e il rapper Xzibit (anche noto per la sua partecipazione a Pimp my Ridedi Mtv), Code Name: Geronimo – il nome in codice, appunto, di Bin Laden – è già indicato dagli addetti ai lavori come uno dei blockbuster dell’anno, ma prima ancora di uscire il film porta naturalmente con sé un’infinità di polemiche.
“Tutti sappiamo qual è stato l’esito finale della decisione presa dal Presidente nell’approvare la missione – afferma il regista – Tuttavia, quello che mi ha realmente affascinato sono stati i potenziali esiti disastrosi dell’ordine di procedere con l’incursione, che il film mette in risalto”.
“Una delle sfide più grandi di questo progetto era riuscire a rimanere al passo con le ultime notizie – spiega lo sceneggiatore Kendall Lampkin – Sembrava che ogni giorno vi fossero nuove informazioni che contraddicevano quelle dei giorni precedenti. Le uniche risorse che avevo a disposizione erano giornali e libri militari. Andando avanti nel progetto, consiglieri e consulenti ci hanno aiutato a creare l’intreccio”.
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