Sono “la sua bella faccia segnata dalle rughe e l’impeccabile eleganza” ad aver offerto a Toni Servillo un prestigioso posto – il settimo – nella lista stilata dai critici A.O. Scott e Manohla Dargis per il “The New York Times”, che definisce i 25 migliori interpreti mondiali del XXI secolo: “Nella nostra scelta abbiamo guardato oltre Hollywood. Ci sono star e alcuni premi Oscar, ma anche caratteristi e camaleonti, eroi di azione e beniamini dei cinema d’essai. Sono le 25 ragioni per cui amiamo i cinema”, hanno scritto i due critici.
L’attore de La Grande Bellezza “evoca una versione piu’ solida della ‘farfalla sociale’ che Marcello Mastroianni fu ne La Dolce Vita“, scrivono ancora i critici del TNYT, che annoverano Servillo quale unico attore italiano, nella lista guidata da Denzel Washington, che include anche Catherine Deneuve, Daniel Day Lewis, Tilda Swinton, Joaquin Phoenix, il sudcoreano Song Kang Ho di Parasite (sesto) e la cinese Zhao Tao (ottava), nomi tra cui si posiziona il nostro Servillo.
Con riferimento a Il divo e Loro, due film che “vanno a nozze col teatro del potere, e Servillo nel suo make up grottescamente artificiale assomiglia a volte a un burattino o un fumetto politico”, in cui l’interprete, secondo il TNYT, scavalla la satira: “Come un attore shakespeariano che affonda nella maestà e mostruosità di re antichi o immaginari, Servillo cattura la stravagante umanità e il profondo mistero di uomini che vivono per piegare il mondo alla loro volontà. Ma anche la loro solitudine”, scrivono ancora di lui dalle colonne del Times newyorkese.
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