Nuovo esame per Paolo Genovese

E’ proprio vero che gli esami non finiscono mai. Soprattutto se vengono brillantemente superati con un successo di botteghino come quello di Immaturi, la commedia di Paolo Genovese che un anno fa ha incassato 11.351.664 euro in sole 3 settimane di programmazione, arrivando a un totale di quasi 16 milioni. Naturale dunque pensare a un sequel, che arriva in sala, distribuito da Medusa, il 4 gennaio, in 700 copie.

Dopo essersi ritrovati per affrontare gli esami di maturità, che il Ministero della Pubblica Istruzione aveva misteriosamente annullato, i sette protagonisti decidono di organizzare il famoso viaggio di fine scuola che non erano riusciti a fare ai tempi del liceo. Accompagnati da mogli, fidanzate, genitori e figli (chi volontariamente, chi no) vivono nuove avventure e nuovi percorsi di crescita in un’isola della Grecia, rivelando ognuno nuove debolezze e nuove sfumature.

Per Immaturi – il viaggio torna alla regia Genovese così come gli interpreti Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Barbora Bobulova, Raoul Bova, Anita Caprioli, Paolo Kessisoglu, Ricky Memphis, Luisa Ranieri, Maurizio Mattioli e Giovanna Ralli, a cui si affiancano tre new entry: Lucia Ocone e le affascinanti Aurora Cossio e Rocio Muñoz, esotiche bellezze rispettivamente di origini colombiane e ispaniche. Alla produzione ha supportato Medusa il gruppo Intesa San Paolo, coinvolgendo l’azienda Roma Gas & Power, per un apporto complessivo di 1,5 milioni di euro.

Nonostante non si tratti di un film d’azione, le riprese hanno comportato qualche difficoltà, soprattutto per Kessisoglu, vittima di un brutto incidente con la moto nel penultimo giorno sull’isola greca di Paros, che lo ha costretto a un ricovero in ospedale. L’attore ricorda di aver smarrito, nell’occasione, la fede nuziale, ritrovata solo giorni dopo grazie all’aiuto di un abitante del posto: “Ricorderò sempre con riconoscenza quel greco che mi accompagnava sul set ogni giorno, che due giorni dopo l’incidente è tornato sul posto e mi ha ritrovato la fede persa a cui tenevo tantissimo… quindi Paros è un’isola che mi ha ‘preso’, ma che mi ha anche ridato”, racconta.

“E’ sempre difficile fare un sequel, c’è la paura di deludere il pubblico – ha spiegato Genovese presentando il film a Roma -la sfida è stata fare qualcosa di diverso, raccontare nuove storie. Il tema della maturità resta perché è una cosa che non si raggiunge mai, fino a 70 anni la vita ci offre situazioni in cui metterci in gioco. Qui tutti hanno delle nuove ‘maturità’ da affrontare”. Ma non c’è, per lui, una ‘formula’ per la commedia perfetta: “Gli ingredienti ‘giusti’ non sono stati studiati a tavolino – dice – Commedia è un termine ampio, ci sono commediacce e capolavori da Oscar. L’importante è non accontentarsi ‘che faccia ridere’, bisogna curare il prodotto”.

Insomma, i compiti sono stati fatti al meglio, ma il voto finale spetta naturalmente al pubblico. E se sarà buono, siamo pronti a scommettere che arriverà presto un terzo capitolo.