Notti di cinema italiano

Il 26 e 27 giugno si terrà a Madrid la prima edizione estiva della “Noche Italiana”, appuntamento mensile organizzato dall’Istituto di Cultura italiano in Spagna e da Cinecittà Holding, in collaborazione con Italia Cinema e Unefa. Due i film in programma per questo mese: Ormai è fatta di Enzo Monteleone, con Stefano Accorsi, e Sulla spiaggia e di là dal molo di Giovanni Fago, con Andrea Renzi e Lorenza Indovina, presente anche allo scorso Festival di Berlino nella sezione Panorama e recentemente uscito nelle sale.
“È un’iniziativa di promozione del nostro cinema molto intelligente – dichiara Giovanni Fago – e personalmente ne sono assolutamente entusiasta. Sappiamo tutti che per la vendita dei film ci sono i mercati, ma eventi come “Noche Italiana” hanno una grandissima capacità di penetrazione negli altri Paesi. Si porta il film per così dire a domicilio e si dà molto più risalto che non in una situazione tradizionale di mercato con gli stand dove i compratori devono vedere decine di film, il che può essere vantaggioso forse per gli acquirenti ma è sicuramente svantaggioso per i film e gli stessi registi. Operazioni come questa, invece, andrebbero potenziate perché danno un vero risalto al film, in un contesto mirato e con un riscontro anche di pubblico, mentre in genere le proiezioni di mercato sono riservate agli addetti ai lavori. Per quanto riguarda il potenziale impatto di Sulla spiaggia e di là dal molo, poi, se devo tener conto di come il mio film è stato accolto al festival di Berlino, che ha un pubblico europeo maturo e colto – anche se adesso la cinematografia tedesca langue un po’ – e a quello di San Francisco dal pubblico americano, credo di poter essere ottimista. Un pubblico come quello spagnolo dovrebbe gradire una storia di emozioni e forti passioni. Il mio film non è affatto un film impervio dal punto di vista intellettuale, ma è molto corposo. Secondo me sarebbe interessante lanciare una “Nuit italienne” (Italia Cinema ci sta lavorando, n.d.r.), in Francia dove il mercato adesso è più ostico e avaro anche se nel passato i francesi, che pure sono meno espansivi degli spagnoli, hanno amato molto il nostro cinema. Si tratta un ottimo modo per far conoscere in maniera diversa i nostri film nei Paesi europei e non solo, nella specificità di ogni singola opera, con una degustazione più precisa e meno casuale di quanto non accada normalmente nei festival”.