Si chiude questa sera la 27esima edizione del Noir in Festival 2017, che ha portato a Milano e Como il cinema di genere e la letteratura noir dal 4 al 10 dicembre. Durante la serata conclusiva, al Teatro Sociale di Como, la giuria composta dalla regista SJ Clarkson, il critico Cédric Succivalli, il fotografo Pedro Usabiaga, e i due attori Lorenzo Richelmy e Sara Serraiocco, ha assegnato il Black Panther per la migliore interpretazione a Fares Fares nel ruolo del detective Nored in The Nile Hilton Incident di Tarik Saleh, per essere riuscito a incarnare tutte le contraddizioni dell’antieroe. La Menzione speciale della giuria è andata a You Were Never Really Here di Lynne Ramsay, per la prova di regia e il Black Panther per il miglior film è andato a Handia di Jon Garaño e Aitor Arregi, ispirato a una storia vera dei Paesi Baschi, in cui la questione dell’identità culturale basca si intreccia al dramma di due fratelli, separati dalla guerra.
Durante la serata Abel Ferrara ha ricevuto un omaggio alla carriera con il Noir Honorary Award. Mentre Gatta Cenerentola di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone è stato premiato con il Premio Caligari, dedicato al miglior film noir italiano uscito nel 2017, assegnato da una giuria popolare di giovani studenti e di appassionati. A ritirare il premio è stato Massimiliano Gallo, la “voce cattiva” della storia nei panni del boss Salvatore Lo Giusto.
Il Mercurius Prize, dopo aver attribuito a Yuki Sanada l’Honorary Award, ha assegnato un premio speciale a Marlina, The Murderer in four acts di Mouly Surya, distribuito in Italia da Lab80.
Il regista francese è stato insignito del Premio alla Carriera Laceno d’Oro. La premiazione avverrà durante la 49esima edizione del Laceno d’Oro International Film Festival, che si terrà ad Avellino dal 1° all’8 dicembre 2024
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”