La co-direttrice del Trieste Film Festival Nicoletta Romeo, in un’intervista all’ANSA, ha espresso molta soddisfazione per la 33esima edizione del festival, appena conclusasi. Una kermesse in cui c’è stato “un apporto di pubblico notevole e non solo nelle serate di apertura e chiusura, ma soprattutto, un cambio di passo generazionale, in quanto tradizionali persone che ci seguono da sempre, si è aggiunto un importante apporto di pubblico giovane. Forse questo ha segnato il cambiamento di quest’ anno”.
Romeo ha aggiunto: “Sono stati tanti gli studenti universitari e i giovani di varie parti d’Italia e d’ Europa. Siamo molto felici. C’è stato un percorso formativo, il Trieste Film Festival Academy, impostato già da qualche anno, ma che in questa occasione ha visto la partecipazione di più di 100 studenti universitari di accademie o di facoltà di cinema italiane e straniere, da Bulgaria, Austria, Ungheria. Un’edizione straordinaria e oltre le aspettative”.
Il film diretto dal regista romeno Radu Muntean si aggiudica il premio Trieste del Festival dedicato al cinema dell'Europa centro-orientale. Tvornice Radnicima del croato Srđan Kovačević è il miglior documentario, Pa Vend del kosovaro Samir Karahoda il miglior corto
Viene presentato martedì 25 gennaio al Trieste Film Festival, tra i documentari Fuori Concorso, in occasione dell’uscita nei cinema dal 1° febbraio con Luce Cinecittà, Bosnia Express, il film diretto da Massimo D’orzi, prodotto da Loups Garoux e Il Gigante in associazione con Luce-Cinecittà
Al Trieste Film Festival, in programma dal 21 al 27 gennaio, alcuni tra i migliori film della sua storia recente saranno ospitati sulla piattaforma Nexo Digital
Tra gli italiani i critici hanno votato il film di Leonardo Di Costanzo, mentre Drive my car di Ryûsuke Hamaguchi è il miglior titolo internazionale. I riconoscimenti saranno consegnati al Trieste Film Festival