Sarà l’attrice Nicoletta Romanoff a condurre la serata di apertura e quella di chiusura, assieme alla cerimonia di premiazione della 9a edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, oltre ad assegnare i premi collaterali e gli altri prestigiosi riconoscimenti conferiti quest’anno dal Festival.
La Romanoff raggiunge la popolarità nel 2003 con il film Ricordati di me di Gabriele Muccino, nel quale interpreta il ruolo di Valentina, una ragazza che vuole “sfondare” come show girl. Per lo stesso film, riceve il premio Guglielmo Biraghi al Taormina Film Fest, riconoscimento assegnato dal Sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici italiani ai talenti del cinema italiano giovane. Nel 2005 è il volto principale della miniserie tv Un anno a primavera, trasmessa da Rai 2. Nel 2006 gira Cardiofitness di Fabio Tagliavia, e nel 2007 il film tv Il pirata–Marco Pantani, in onda su Rai 1. Nel 2010 recita in Dalla vita in poi di Gianfrancesco Lazzotti e nel 2012 è accanto a Carlo Verdone in Posti in piedi in Paradiso.
L'assessore alla Cultura, Creatività, Promozione Artistica e Turismo di Roma Capitale annuncia: "Il Festival tornerà alla sua vocazione di Festa"
Lascia l'incarico assunto nel 2012 per approdare al Touring Club: Un'opportunità maturata tempo fa e che mi è sembrato corretto mantenere riservata fino ad oggi per non interferire con l'andamento del Festival"
Bilancio positivo per Wired Next Cinema, la sezione parallela al Festival di Roma dedicata ai nuovi linguaggi dell'audiovisivo. Spunti interessanti dall'illustratrice Olimpia Zagnoli sui formati brevi e le nuove forme di creatività. Tra gli appuntamenti più seguiti, soprattutto dal pubblico di giovani, gli incontri con le star del web Maccio Capatonda, The Pills e The Jackal, tutti alle prese con l'esordio sul grande schermo
Parecchi italiani tra i premiati alla nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. Tra loro Andrea Di Stefano, esordiente con Escobar, prodotto all’estero, che ha rivendicato il suo orgoglio di regista italiano formatosi con Blasetti e Sorrentino, e il loquace Roan Johnson che si è definito “un sognatore a occhi aperti. Vedevo che Fino a qui tutto bene procedeva alla grande e mi dicevo ‘magari può andare a un festival e vincere’. Ma poi anche ‘sta’ bonino… un ci pensare. Temevo la mazzata. E invece siamo qui”