Neorealismo a Torino

A 70 anni dalla Liberazione e dal capolavoro di Rossellini Roma città aperta, Torino celebra "Lo splendore del vero nell'Italia del Dopoguerra"


A 70 anni dalla Liberazione e da quello che sarebbe diventato il manifesto di un’epoca e di una poetica, il capolavoro di Rossellini Roma città aperta, Torino celebra “Lo splendore del vero nell’Italia del Dopoguerra”, 7 mesi di eventi dedicati al Neorealismo. Un progetto multidisciplinare che dal 22 aprile al 29 novembre propone mostre fotografiche, spettacoli teatrali, reading e trekking narrativi, concerti e incontri dedicati all’esperienza estetica più importante del Novecento italiano.

Ad aprire il programma la mostra ‘Federico Patellani – professione reporter’, in programma a Palazzo Madama, e il progetto teatrale della Fondazione Teatro Stabile basato sul ciclo ‘I segreti di Milano (L’Arialda e la Maria Brasca)’ di Giovanni Testori. Il 4 giugno il Museo Nazionale del Cinema inaugura invece la mostra che ripercorre le tappe più significative del cinema neorealista, mentre a settembre la Scuola Holden propone una due giorni dedicata a Beppe Fenoglio e Natalia Ginzburg. Completano il programma le Conversazioni sul Neorealismo al Circolo dei Lettori, i concerti ‘Cantare la realtà’ al Folk Club e gli incontri organizzati dall’Università e da Camera – Centro Italiano per la Fotografia. 

Il progetto sul neorealismo – sottolinea l’assessore alla Cultura del Comune di Torino, Maurizio Braccialarghe – rappresenta un valore aggiunto rispetto alle iniziative per i 70 anni della Liberazione, perché parlare di quello che è stato il modo in cui un Paese martoriato ha cercato di ricostruirsi e ritrovare valori identitari ci fa riscoprire quella voglia di rimetterci in gioco che spesso il nostro Paese non ha”. Braccialarghe ha poi osservato come l’iniziativa sia nata “da una splendida collaborazione fra tanti enti”, così come ha sottolineato anche l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Antonella Parigi, che ha parlato di “un lavoro di rete che fa massa critica e che è un unicum a livello nazionale”.

“Questa rassegna – ha aggiunto la Parigi – deve diventare uno stimolo per noi ad impegnarci nella produzione e non solo nella valorizzazione della cultura”. Il calendario di appuntamenti, ha ricordato il direttore del Museo del Cinema, Alberto Barbera, “è frutto di un anno di lavoro e confronto che ci ha subito visti d’accordo nella scelta del tema, il neorealismo, un movimento che ha avuto e continua ad avere grande influenza anche all’estero”.

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14 Aprile 2015

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