Natalie Portman, tributo a Gerusalemme

Fuori concorso il debutto dell'attrice nella regia con A Tale of Love and Darkness dal romanzo di Amos Oz


CANNES – A Tale of Love and Darkness è il romanzo che ha fatto dell’israeliano Amoz Oz uno scrittore di fama internazionale, amato e tradotto clandestinamente perfino nei paesi arabi. La sua traduzione in immagini, nel film omonimo prodotto, diretto e interpretato dall’esordiente regista Natalie Portman è ora al Festival fra le “proiezioni speciali”. La famosa attrice ha ricreato la Gerusalemme a cavallo tra la fine della guerra e il riconoscimento dello Stato di Israele. Per lei, nata a Gerusalemme, il film è una ricerca interiore delle radici, sottolineata dalla scelta di un dialogo tutto in ebraico che non facilita la diffusione mondiale della pellicola, ma le restituisce credibilità. Specchiandosi nel giovane protagonista che prende pian piano coscienza di sé (e del suo essere narratore), ma anche in una figura di donna coraggiosa e ribelle ai conformismi che proietta le passioni della stessa Portman, la regista paga il suo debito alla terra a cui sente di appartenere e che fino ad oggi l’ha vista straniera. 

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15 Maggio 2015

Cannes 2015

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Le Figaro riflette sulla delusione italiana a Cannes

Il quotidiano francese dedica un articolo al disappunto degli italiani per il mancato premio al festival: "Forse è mancata una lobby organizzata"

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Italian Pavilion, dove il nostro cinema parlava (anche) straniero

"Dà l'idea di un Paese che funziona". "L'ulteriore dimostrazione che l'unione delle forze può veramente andare incontro alle esigenze di ogni categoria del cinema italiano".Sono solo alcuni dei commenti sul nuovo spazio del cinema italiano a Cannes, per la prima volta allestito nell'Hotel Majestic, con una terrazza che affacciava sulla Montée des Marches, due sale per le attività professionali e l'ormai famoso ingresso con il tunnel caleidoscopico. E' stato visitato da circa 3mila persone, di cui oltre il 50% stranieri. Sul finale, presente anche il ministro Franceschini."Tutto ciò è stato realizzato con una spesa leggermente superiore a quella che sostenevamo gli anni scorsi per avere il solo spazio sulla spiaggia nel Village International", spiega Giancarlo Di Gregorio

Cannes 2015

L’era Pierre Lescure al Festival di Cannes

Roberto Cicutto, amministratore delegato di Istituto Luce Cinecittà, commenta il contestato palmarès di questa edizione del festival. "Sulle decisioni delle giurie è inutile soffermarci. Si può condividerle o meno ma pretendere di sapere come dovrebbero comportarsi e' da ingenui. Dobbiamo essere soddisfatti che nell’edizione appena finita il cinema italiano e in generale l’industria audiovisiva si è presentata più compatta, con nuovi strumenti per la promozione e l’attrazione di investimenti e soprattutto con un’offerta di film pieni di talento e molto diversi tra loro. Vorrei però segnalare alcuni cambiamenti significativi nel DNA del Festival più importante del mondo"

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I film italiani mai presi in considerazione per i premi

Rossy De Palma si lascia andare a qualche confidenza sul lavoro dei giurati: "Abbiamo pianto tutti con il film di Moretti, ma volevamo premiare la novità di linguaggio"


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