BERLINO – Notizie sul nuovo film di Nanni Moretti arrivano dallo EFM berlinese. Scritto con i collaboratori di vecchia data Francesco Piccolo e Valia Santella, si intitolerà Mia madre e sarà la storia di una regista di successo, interpretata da Margherita Buy, la cui vita privata è una catastrofe. A casa è completamente in balia della mamma e del figlio adolescente, proprio mentre sta girando un film con un importante attore americano come protagonista (John Turturro). Moretti stesso ha il ruolo del fratello della Buy. Prodotto dalla Fandango di Domenico Procacci insieme alla Sacher Film, ai francesi Le Pacte e alla tedesca Boutique, il film ha un budget di 8 mln €. I diritti internazionali della pellicola sono stati acquisiti da Films Distribution.
Alla prossima edizione della Berlinale, 5-15 febbraio 2015, sarà presentata una retrospettiva dei film del regista, a cui il festival renderà omaggio. lo ha annunciato il direttore Dieter Kosslick
Prende il posto della storica manager Beki Probst, che assume l'incarico di presidente di EFM e affiancherà il nuovo direttore
Sarà la Satine Film a distribuire in Italia due delle pellicole vincitrici all’ultimo Festival di Berlino: Kreuzweg di Dietrich Brüggeman - Orso d’Argento per la miglior sceneggiatura e Premio della Giuria Ecumenica - e Difret, film dell'etiope Zeresenay Mehari coprodotto da Angelina Jolie, già vincitore del Sundance, che si è aggiudicato il premio del pubblico nella sezione Panorama
L'Orso d'oro e l’Orso d’argento per l’interpretazione maschile vanno al fosco noir Black coal, thin ice di Diao Yinan insieme al premio per il miglior contributo tecnico alla fotografia di Tui na di Lou Ye. Un trionfo cinese a conferma della forte presenza al mercato di questa cinematografia. Importante anche l’affermazione del cinema indipendente Usa che ha visto andare il Grand Jury Prize a Wes Anderson per il godibilissimo The Grand Budapest Hotel. Il talentuoso regista ha inviato un messaggio nel suo stile: “Qualche anno fa a Venezia ho ricevuto il leoncino, a Cannes mi hanno dato la Palme de chocolat, che tengo ancora incartata nel cellophane, finalmente un premio a grandezza naturale, sono veramente contento”. Delude il premio per la regia a Richard Linklater che avrebbe meritato di più