Dicembre 2000. Il celebre fotografo Oliviero Toscani accetta l’invito del critico d’arte Giancarlo Politi a curare una sezione della prima edizione della Biennale di Tirana. Toscani decide di presentare quattro artisti controversi, autori di opere provocatorie e scandalose: Dimitri Bioy, un presunto pedofilo; Marcello Gavotta, un pornografo dichiarato; Bola Equa, un’attivista ricercata dal governo nigeriano; e Hamid Picardo, il fotografo ufficiale di Bin Laden. È solo l’inizio di quella che passerà alla storia come una delle più grandi beffe della storia dell’arte contemporanea. Ora che i reati sono prescritti, i protagonisti possono finalmente raccontare la verità.
Il documentario ricostruisce i fatti legati a quello che è ormai passato alla storia come il “Complotto di Tirana”, una delle più grandi performance della storia dell’arte contemporanea. Come in un gioco di scatole cinesi che svelano mano mano la verità, attraverso le voci e i volti di Oliviero Toscani e Marco Lavagetto, Lucibello pone la riflessione anche sul ruolo della critica oggi e su cosa possa o meno essere definito arte.
Con Oliviero Toscani, Marco Lavagetto e con Stefania Carnevali, Gino Gianuzzi, Pier Matteo Lucibello, Aleksandros Memetaj, Paolo Rago, Kastriot Shehi, Bebo Storti, prodotto da Matteo Pecorara, il film è una produzione Small Boss.