Much Loved, il film del regista franco-marocchino Nabil Ayouch, uscirà nelle sale italiane l’8 ottobre, distribuito da Cinema di Valerio De Paolis. Accolto dagli applausi alla Quinzaine di Cannes, narra la storia di quattro donne, Noha, Randa, Soukaina e Hlima che nella Marrakech dei giorni nostri vivono di amori mercenari. Amiche e prostitute, le quattro si sostengono a vicenda e raccontano il loro quotidiano, fatto di violenza e carezze fugaci, umiliazioni e tenerezza. Pensato dal regista come “ode alla condizione femminile”, è stato vietato dal ministro della Comunicazione marocchino, islamista, che lo ha censurato preventivamente, sulla base di spezzoni di film postati in rete. Senza mai essere stato proiettato nei confini marocchini, il lungometraggio ha suscitato un’onda di indignazione con tanto di minacce di morte per il regista e le attrici, costretti ora a vivere sotto scorta. Offenderebbe gravemente i valori morali e la donna marocchina, oltre che l’immagine del paese, secondo le autorità che lo hanno vietato. Il regista ha spiegato che: “nella società patriarcale araba le prostitute hanno un potere e una libertà che le donne di solito non hanno”. L’approccio quasi antropologico e il lavoro di un anno di ricerca hanno fatto il film, quasi una docu-fiction, ora nell’occhio del ciclone. In Francia il mondo del cinema, dai fratelli Dardenne a Costa Gravas, si è schierato dalla parte del cineasta lanciando appelli di solidarietà. Nabil Ayouch non è nuovo alle polemiche. Al suo settimo lungometraggio, ha già trattato temi come droga e corruzione, terrorismo islamico e bambini di strada. Ma è la prima volta che un suo film, pure apprezzato oltre i confini del regno, viene vietato nelle sale marocchine.
Un dialogo informale tra il regista e gli studenti dell'Università La Sapienza, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, incentrato sul rapporto – spesso conflittuale – tra cinema e critica
Tra aprile e maggio, la retrospettiva integrale a Torino e a Bologna, e poi ancora la mostra con le foto di Io Capitano e quella con i quadri del regista
Dopo l'intervento cardiologico, il regista ha parlato del film Ecce Bombo in collegamento telefonico con la Sala Cinecittà della Casa del Cinema
Il direttore Cardiologia dell'ospedale San Camillo Forlanini ha rassicurato sulle condizioni del regista italiano, operato ieri per "una sindrome coronarica acuta" NEWS IN AGGIORNAMENTO