Debutta lunedì 8 febbraio alla Casa del Cinema la mostra “Mario Monicelli” realizzata dalCentro Sperimentale di Cinematografia. La mostra è allestita nelle sale della Casa del Cinema intitolate a due grandi sceneggiatori come Sergio Amidei e Cesare Zavattini.
Si tratta di una spettacolare galleria di immagini provenienti dall’archivio fotografico della Cineteca Nazionale, che ripercorrono passo passo tutta la storia artistica di Mario Monicelli, dagli esordi in coppia con Steno alla fine degli anni ’40 (Totò cerca casa) fino al film del commiato, Le rose del deserto (2006).
In attesa della riapertura degli spazi espositivi di Casa del Cinema sarà possibile “vedere” questa straordinaria storia artistica per immagini grazie alle riprese della mostra con la regia di Stefano Landini e agli approfondimenti su singoli momenti del cinema di Monicelli, accompagnati da un anomalo “Virgilio” come il critico Alberto Crespi che racconterà insieme al direttore della Casa del Cinema, Giorgio Gosetti e ad altri ospiti – tra i quali lo scrittore Paolo Di Paolo, autore di un saggio presente nel numero di “Bianco e Nero” dedicato a Monicelli – alcuni titoli memorabili nella filmografia del regista, da L’armata Brancaleone a La grande guerra, dagli esordi sul set alle collaborazioni con gli sceneggiatori, gli attori, i produttori, i tecnici di un cinema italiano applaudito in tutto il mondo.
Appuntamento ogni lunedì, dall’8 febbraio sui social network della Casa del Cinema (Facebook, Twitter, Instagram) e sui profili Facebook del Centro Sperimentale di Cinematografia e della Cineteca Nazionale, in attesa di una visita dal vivo della mostra “Mario Monicelli”.
Il Sottosegretario Borgonzoni: "Un'occasione per raccontare un genio italiano ai più giovani"
Ospitata al piano di accoglienza della Mole Antonelliana, l’esposizione intitolata Tonino De Bernardi: Cinema senza frontiere è a ingresso libero e sarà possibile visitarla dal 24 aprile al 9 settembre 2024 durante gli orari di apertura del museo
18 aprile - 31 ottobre, l’allestimento Al Blu di Prussia: 29 lavori esposti, tra cui 6 scatti inediti da La città delle donne, provenienti dalla collezione della nipote Daniela Barbiani, sua assistente alla regia dal 1980 al 1993
In sei mesi di apertura la mostra sul regista statunitense ha riscontrato un enorme interesse nazionale e internazionale