MORETTI

Otto micro-riproduzioni della Palma d’oro, su 14, incorniciano oggi la posizione in classifica de La stanza del figlio nell’edizione speciale di Le Film francais (vai al il sito ufficiale) dedicata alla selezione ufficiale di Cannes 2001.
Sulla carta, che rappresenta l’autorevole parere di critici francesi come, tra gli altri, Charles Tesson dei Cahiers du Cinema o Virginie Apiou di Premiere – al momento Moretti è il vincitore.
A seguire: The Man Who Wasn’t There dei fratelli Coen, che registra quattro pareri favorevoli e si candida in “pole position” con Va Savoir! di Jacques Rivette, apprezzatissimo, ovviamente, dai francesi.
Manca appena una manciata di film alla chiusura del concorso e sulla Croisette, da oggi, si inizia a respirare un’aria diversa.
Non solo perché avvicinandosi l’appuntamento della premiazione ufficiale si moltiplicano le scommesse sul Palmares.
Nelle orecchie ancora il lungo applauso di oltre 10 minuti che ha concluso la proiezione serale del film di Moretti. Visione commossa, oltre le rituali lacrime di partecipazione al lutto.
Rossana Rummo, responsabile del dipartimento dei Beni culturali, ammette “di essersi davvero emozionata. E non per il film, bellissimo e sempre toccante, che ho visto per la seconda volta. Quanto proprio per quel lunghissimo applauso che sembrava non finire mai. Che ha scosso una sala rimasta attonita fino ad allora”.
La stanza del figlio ha colpito al cuore. Tutti.
Un’internazionalità emotiva che qualcuno guarda anche con un certo interesse “di mercato”. E non per cinismo. Il film di Moretti acquistato dalla Warner, dopo Cannes inizierà a fare il giro del mondo. Una major internazionale garantirà visibilità al prodotto, senza togliere niente alla maturità acquisita da uno degli autori più seguiti e apprezzati all’estero del cinema italiano.
Sette anni sono passati dal premio alla miglior regia di Caro diario e, al di là delle polemiche, Moretti è davvero cambiato. Con lui tutto il cinema italiano. La Croisette sembra candidare a gran voce il regista romano alla massima onorificenza. Stiamo a vedere. Siamo certi che non resterà a bocca asciutta.