Anche quest’anno il festival di Montpellier – il 22° festival international cinéma meditérraneen, che si terrà nella città francese dal 27 ottobre al 5 novembre, quasi in contemporanea con Valencia – accoglie una sostanziosa selezione di film italiani, nelle sue varie sezioni.
La cerimonia d’apertura è dedicata a Giuseppe Verdi, con un mix di generi e di proposte: il concerto dell’orchestra nazionale del Languedoc-Roussillon saràaccompagnato dalla proiezione di una serie di estratti di film di registi importanti che si sono ispirati per un verso o per l’altro alla musica del grande compositore risorgimentale, come Visconti, ma soprattutto Bernardo Bertolucci. E infatti l’evento si intitola Bertolucci-Verdi, de l’Opéra au cinéma. Tra i film proposti, Senso, Prima della rivoluzione, La strategia del ragno, Novecento e La Luna.
Il festival presenta inoltre due omaggi speciali, dedicati a due registi italiani molto diversi tra loro, Giuseppe Tornatore e Dario Argento. Il primo (Hommage a Giuseppe Tornatore: au paradis du cinéma) prevede una retrospettiva integrale della sua opera e il documentario di Marc Evans Giuseppe Tornatore, un sogno fatto in Sicilia, presentato a Venezia. Il regista di Malèna arriverà a Montpellier il 3 novembre, per incontrare stampa e pubblico nel corso di una tavola rotonda. Il secondo omaggio, che molto opportunamente si intitola Une nuit en enfer, celebra l’horror mediterraneo Avec Dario Argento e permetterà agli spettatori del festival di gustarsi una notte non-stop “de firm de paura”, da Suspiria a Tenebre, da Trauma a Phenomena e Due occhi diabolici, fino alla Sindrome di Stendhal.
Per il piacere dell’occhio, il programma di Montpellier prosegue con la sezione (Per)versiones latines: sexe, censure e cinéma, che presenta i film sexy o scabrosi dell'”erotismo all’italiana” visto dai francesi: da Lattuada a Ferreri a Tinto Brass, passando per Dino Risi. Tra i titoli, Sedotta e abbandonata di Germi, Ultimo tango a Parigi di Bertolucci, Malizia di Samperi. Anche Brass sarà al festival, il 30 ottobre, in compagnia di Stefania Sandrelli, testimonial della rassegna.
Passando al panorama italiano contemporaneo, Montpellier gli dedica tre serate speciali, che prevedono la proiezione di altrettanti film: La Via degli Angeli di Pupi Avati, che ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura a Montréal 2000, e che sarà proiettato il 29 ottobre, La lingua del Santo di Carlo Mazzacurati, che seguirà la proclamazione del Palmarès il 4 novembre, e infine, Qui non è il Paradiso di Gianluca Tavarelli, che a Montréal era in concorso, sarà il film di chiusura del festival, il 5 novembre. Tutti e tre i registi accompagneranno i loro film.
Ma ci sono altri titoli della produzione italiana recente in concorso, come Sangue vivo di Edoardo Winspeare, già miglior regista giovane a San Sebastián, e Iris di Aurelio Grimaldi, tutto girato a Ustica e interpretato dalla giovanissima figlia del regista, Arancia Cecilia Grimaldi, per la prima volta sullo schermo. Senza contare i cortometraggi, Qui pro quo di Jerôme Bellavista e Piccole cose di valore non quantificabile di Paolo Genovese e Luca Miniero, e la coproduzione Mirka di Rachid Benhadj. Nella sezione Panorama troviamo poi Ponte Milvio di Roberto Meddi, in concorso a Villerupt, e La regina degli scacchi di Claudia Florio.
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