CANNES – Cannes può essere anche un palcoscenico per dar eco a questioni che non c’entrano con il cinema puro, è tale l’effetto mediatico del Festival che non raramente viene sfruttato come megafono, come accaduto ieri sera (21 maggio) durante la Montée des marche, quando una giovane donna ha protestato contro l’invasione russa in Ucraina.
La donna – sul tappeto rosso in occasione della proiezione di Acid di Just Philippot – indossava un abito lungo dei colori della bandiera ucraina, giallo e blu: la stessa ha estratto dalla scollatura due sacche di sangue artificiale, che si è fatta colare addosso, prima di essere allontanata dagli addetti alla sicurezza.
La scena, naturalmente, è avvenuta sotto l’occhio di decine di fotografi e operatori per cui il tam tam mediatico ha avuto un effetto domino.
Non è stata diffusa, al momento, l’identità della manifestante, anche se il fine della protesta è esplicito: condannare lo spargimento di sangue in corso in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa.
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