“A St. Tropez – La luna si desta con te – E balla il twist – Contando le stelle nel ciel…”: sulle note di Saint Tropez Twist di Peppino di Capri s’anima la misteriosa vicenda intorno alla vita di Claude Croissant (Benoît Poelvoorde, già in Dio esiste e vive a Bruxelles), magnate francese della birra, detto vezzosamente “Cornetto” dalla moglie Éliane (Virginie Hocq).
Nella stagione tra la Swinging London e lo Yéyé – corre l’anno 1970 -, la coppia miliardaria folleggia nella loro villa in Costa Azzurra, occasione è l’annuale party esclusivo che organizzano per il jet set. Ma non è tutta una festa quella della fedifraga coppietta, presa di mira da misteriose lettere e gesti che mettono a rischio la loro incolumità, costringendoli così a chiedere un supporto all’amico segretario di Stato, Jacques Chirac, per ingaggiare un’indagine al miglior poliziotto di Parigi: et voilà monsieur Jean Bottà (Christian Clavier, già in Non sposate le mie figlie!), dalla pensione al Mistero a St.Tropez, vivace commedia tinta di giallo diretta da Nicolas Benamou.
Una decapottabile sabotata, quella della consorte di Croissant. La calda estate francese e l’ispettore pensionato e maldestro, l’unico disponibile in questa stagione, cui capo è Maurice Lefranc (Gérard Depardieu): una “silhoutte” in tutina nera di lattice “alla Diabolik” manomette la Renault Floriane di Éliane nella notte, questa la primissima apparizione del misterioso soggetto che minaccia i Croissant.
Una commedia Slapstick, Mistero a St.Tropez, in cui le tinte misteriose della narrazione vivono, seppur dominate dai toni surreali, demenziali, ironici del contesto tutto, in cui spicca una spassosa recitazione, volutamente e perfettamente sopra le righe, umore calzante con tutta la rosa di personaggi – una decina circa – che abitano la villa e quindi condividono la scena quasi sempre contemporaneamente. I personaggi sono particolarmente caratterizzati, a partire da Bottà: non da meno è lo chef Cyryll (Jérôme Commandeur), che recita costantemente in un petulante falsetto, o il regista greco Sirtaki (Vincent Desagnat) – detto causticamente “Coppola” dall’investigatore. Con loro anche “una specie di Jeanne Moreau spagnola” – così viene presentata nel film -, ovvero Carmen Moreno, interpretata da Rossy de Palma -, attrice e migliore amica della padrona di casa, nonché fidanzata con il giovanissimo e bel Ben (Gauthier Battoue), attoruncolo che aspira a Hollywood.
Sono tutti sospettati e Bottà procede le indagini “a istinto”, tra un travestimento da maggiordomo, per non dare nell’occhio presso gli ospiti dei Croissant, e un’infilata continua di situazioni facilmente ironiche ma non per questo irritanti, anzi puntualmente dosate nel loro incalzare e nel loro essere assurdamente ridicole e improbabili, umori che conferiscono al film un tono più finemente delirante che misterioso, una personalità accattivante, che qui battezza la scintillante chimica di una coppia comica che nasce sullo schermo, quella costituita da Poelvoorde e Clavier.
Nonostante la necessità dell’intervento del personaggio di Depardieu alla villa per cercare di tamponare la maldestrezza di Bottà, che riesce naturalmente a creare impaccio anche con il suo superiore, il bislacco investigatore infine risolve il caso, in fondo ottenendo anche consenso e fiducia dal suo vertice, mentre il film conclude nel mezzo del mare della Costa Azzurra, lasciando aperta la possibilità ad una prossima – e auspicabile – avventura dei Croissant (e di Bottà) sulle coste del Levante ligure di Portofino.
Distribuito in Italia da I Wonder Pictures, dal 30 giugno al cinema.
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