Miserabili, ma non nelle nomination

Arriva oggi in sala Les Misérables, tra le pellicole più attese dell’anno e tra le più nominate agli Oscar – ben otto nomination tra cui miglior film, miglior attore Hugh Jackman, attrice non protagonista Anne Hathaway – e con alle spalle tre Golden Globe: film, miglior attore in una commedia/musical e attrice non protagonista.

Insomma, Miserabili sì, ma non alle premiazioni. Il film, indirettamente ispirato a Victor Hugo, si basa in realtà sul celebre musical, il più a lungo rappresentato nel mondo, visto da 60 milioni di persone in 42 nazioni e in 21 lingue e dopo 28 anni batte ancora tutti i record d’incassi. Una trasposizione difficile, che a Tom Hooper, che già si è portato a casa la preziosa statuetta con Il discorso del re, un paio di anni fa, deve essere sembrata l’unica sfida che avesse senso affrontare dopo quel genere di vittoria.

Per mantenere lo spirito ‘live’ le canzoni, ormai famose e amatissime – come I Dreamed a dream, One Day More e Bring Him Home – o create per il film, come Suddenly – sono state interpretate tutte dagli attori in presa diretta, e non ridoppiate in studio, con risultati davvero sorprendenti.

Il cast abbonda di volti importanti: oltre a quelli già citati, Helena Bonham Carter e Sacha Baron Cohen nei panni spassosi di filibustieri cialtroni e spietati nel vizio e nella rapina. E poi Amanda Seyfred nel ruolo della dolce Cosette,  e infine, tra i giovani spicca Eddie Redmayne, il suo innamorato. La sceneggiatura è di Alain Boublil e Claude-Michel Schonberg, gli stessi autori del musical, con scene di massa spettacolari. Tutto ruota, come è noto nel romanzo e nel musical, nella fuga indomita e senza tregua di Valjean, il cui inseguimento da parte del poliziotto Javert è una sorta di infinito duello, mentre sullo sfondo l’epopea musicale è anche quella della Francia della nuova Repubblica. “La musica e i testi del musical sono così splendidi che a dire il vero non ti viene mai il desiderio di toglierteli dalla testa”, ha commentato il regista.