BARI – L’amore di Helen Mirren per l’Italia è cosa nota. Tanto che alcuni anni fa l’attrice londinese premio Oscar ha acquistato una masseria a Tiggiano, vicino Lecce, dove passa molto tempo quando è lontana dai set. Al Bif&st, premiata con il Federico Fellini Platinum Award for Cinematic Excellence insieme al marito, il regista Taylor Hackford, e protagonista di un incontro con il pubblico, Mirren si è commossa ricordando la prima volta che ha visto Monica Vitti al cinema ne L’avventura di Antonioni, quando era solo una 16enne nella campagna di Brighton. Ha detto di avere tre punti fermi nella sua vita: il cinema, la fascinazione per le grandi attrici italiane, tra cui anche Anna Magnani, e quella per il sud del nostro Paese. “Mi sento per metà un’attrice italiana”, ha spiegato, prima di ricevere, martedì sera sul palcoscenico del Teatro Petruzzelli, la visita a sorpresa di Checco Zalone.
Con la sua travolgente comicità, il pugliese ha rubato la scena alla Regina. “Stavo andando a comprare un panzerotto, e non potevo fare a meno di salutare Helen”. Insieme i due avevano realizzato il tormentone musicale La vacinada solo pochi mesi fa. “Sono contentissimo di averti dato la possibilità di lavorare come me”, le ha detto Luca Medici. Quando a Mirren si è incastrato un tacco fra le assi del palco, lui l’ha aiutata: “Dodicimila euro di scarpe, e la prima figura di m…”.
Zalone ha commentato il riconoscimento all’attrice, “un premio autentico per ringraziarti del tuo amore verso la nostra terra. Abbiamo altre star che hanno scelto l’Italia. George Clooney è sul lago di Como, Leonardo DiCaprio ha comprato un attico a Verona e tu a Tricase”. Lei lo ha corretto: “È a Tiggiano”. E lui: “Peggio, neanche i pugliesi sanno dove sia. È facile amare i posti cool, ma il vero amore è per le cose un po’ sfigate. Il Salento ti ha ringraziato portandoti la xylella. Tu sei rimasta e hai cercato di sensibilizzare le persone. Se fossi stato tuo marito, ti avrei detto: andiamo via. Ma tu rimarrai sempre innamorata della nostra terra”. Infine i due si sono abbracciati e baciati, con il comico che ha precisato “siamo vacinadi”, prima di dare la buonanotte alla platea.
A Bari a celebrare Mirren c’è stato anche Paolo Virzì, che l’ha diretta in The Leisure Seeker. “È una testimonial di intelligenza, coraggio e libertà”, ha detto il regista italiano. Lei gli ha restituito i complimenti: “Paolo, tu ti sei immerso nel cinema americano con la storia di Ella e John, una storia universale, che poteva essere anche italiana, ambientata da Torino a Tiggiano. La ragione per cui ho preso parte al tuo film è perché ho amato dei tuoi lavori precedenti la sensibilità, l’umanità e l’umorismo gentile che riflette sulla condizione umana”.
Prossimamente vedremo Mirren nei panni di una villain nel film di supereroi della Dc Comics, Shazam! Fury of the Gods. Delle donne nel cinema, ha affermato: “Si sta configurando una nuova rivoluzione femminile, ma non si può fare nulla senza dare opportunità”. Ha quindi salutato il pubblico, dicendo con il sorriso: “Io sono ribelle, rivoluzionaria, ma quando si tratta della vita è sempre mio marito che mi dice cosa fare”.