‘Mina Settembre 3’, Serena Rossi e il ritorno di una “Napoli solidale”

L'indomita assistente sociale torna dal 12 gennaio su Rai 1 con la terza stagione. A Giuseppe Zeno, Maurisa Laurito e Ludovica Nasti, nel cast si aggiunge Chiara Russo


“Mina Settembre è stato il mio primo ruolo da protagonista. Quando vedo il mio nome sulla locandina penso ai miei genitori e ai miei nonni. A quanto sono fieri”. È una Serena Rossi molto gioiosa e grata quella che ha presentato oggi alla stampa la terza stagione di Mina Settembre, in arrivo dal 12 gennaio su Rai 1 con dodici episodi divisi in sei serate. Grata per il ritorno di una fiction molto amata, ma anche per la notizia della liberazione di Cecilia Sala, arrivata pochi istanti prima della conferenza e che l’attrice ha voluto sottolineare con commozione.

Al fianco di Serena Rossi, i professionisti che l’accompagna da anni nelle avventure dell’assistente sociale che lavora in un consultorio napoletano: la regista Tiziana Aristarco, il team di scrittori guidati da Fabrizio Cestaro e Fabrizia Midulla, e il cast composto da Giuseppe Zeno, Marisa Laurito, Christiane Filangieri, Ludovica Nasti, Valentina D’Agostino, Nando Paone, Rosalia Porcaro, a cui si aggiungono i giovani Chiara Russo ed Erasmo Genzini. La nuova stagione della dramedy tratta dai racconti di Maurizio De Giovanni porterà Mina ad affrontare nuove sfide personali – un matrimonio, una maternità, una nuova relazione professionale – e, soprattutto, tanti nuovi casi, che ci faranno scavare nell’umanità nascosta tra i vicoli di Napoli.

“Dopo tre stagioni questa crescita è inevitabile. – dichiara Serena Rossi – Mina è un po’ più pacata e più equilibrata. Questa scelta amorosa è già un grandissimo passo in avanti. Stessa cosa per questo senso materno: i suoi figli sono sempre state tutte queste persone che lei incontra, questo senso di accudimento che lei prova. Ci sarà una grandissima evoluzione: una casa molto piena, molto densa, le amiche storiche, una nuova collaborazione professionale dove farà da mentore. È cresciuta ma quel suo essere molto istintiva, molto appassionata all’umanità che la circonda sono tutte cose che non cambieranno mai. Sono le ragioni che me la fanno amare”.

La serie si arricchisce in particolare di un personaggio fresco come quello di Fiore, giovane assistente sociale, brillante e logorroica, che diventerà una partner preziosa per Mina. “Fiore dovrà imparare a lavorare. Non si era mai trovata lavorare nella realtà complicata di Napoli. – dichiara l’attrice palermitana Chiara RussoSi crea un legame molto forte di empatia e di solidarietà femminile. È stato bellissimo assistere alla crescita di questo rapporto tra i due personaggi”. “Abbiamo passato 23 settimane insieme, sono tanti giorni. – aggiunge Serena Rossi facendo riferimento al rapporto creato con la giovane collega – Abbiamo condiviso pezzi di vita, cose dolorose, cose belle. Tanta vita insieme e sono molto grata per questa esperienza”.

C’è poi il tema della genitorialità, con Mina che vede il ritorno a Napoli del suo compagno Domenico, con cui ha deciso di adottare l’amata Viola (Ludovica Nasti). “Mimmo è un personaggio confortante, accogliente che entra nelle vite degli altri in punta di piedi. – dichiara Giuseppe Zeno – Con Mina matura questa scelta di assumersi una responsabilità importante. Prendere in custodia un’altra persona, una promessa eterna di amore che concedi non senza problematiche e paure, senza far emergere delle fragilità dell’essere umano”.

Tra i tanti ritorni, quello di Marisa Laurito nel ruolo della Zia Rosa, a cui è affidata gran parte della verve comica della serie, facendo da legame tra le nuove generazioni partenopee e quelle più mature. “Napoli influenza moltissimo perché è una città meravigliosa, dentro questa città ci sono talmente tante sfaccettature: umanità, dramma, inferi, poesia e bellezza. – dichiara l’attrice – Capisco perché in tanti vogliono andare a girare a Napoli, anche se nessuno la fa bella come l’ha fatta Tiziana. Prima di tutti ha avuto un’ispirazione: fare una serie che parla di cose positive, che racconta una Napoli bella che esiste veramente. Una Napoli solidale. L’abbiamo vista durante il covid, io la vedo quotidianamente perché sono il direttore di un teatro nel centro storico. C’è una solidarietà pazzesca, un’ironia cavalcante e uno stupore continuo”.

“Raccontiamo una storia di grande solidarietà. – afferma la regista Tiziana Aristarco – Mina è una donna che sa ascoltare, riesce ad entrare in empatia con tuti i nostri protagonisti di puntata, quelli che arriveranno di caso in caso. Attraverso queste storie ci fa sentire meno soli, ci dà la speranza che è possibile potere affrontare, conoscere e forse anche risolvere i tanti problemi che stanno nelle case di ognuno di noi. Quando ci sediamo sul divano e vediamo Mina muoversi, vediamo una donna che vorremmo avere al nostro fianco, che vorremmo incontrare, e che quindi è reale. Ci piacerebbe potere condividere con lei i nostri dolori. Finiamo ogni puntata credendo di essere un po’ meno soli”.

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08 Gennaio 2025

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