CANNES – E’ Mimosas, road movie attraverso l’Atlante marocchino firmato da Olivier Laxe il vincitore della 55/a edizione della Semaine de la Critique di Cannes. La giuria, presieduta da Valérie Donzelli e composta dai cineasti Alice Winocour, Nadav Lapid, David Robert Mitchell e Santiago Mitre ha assegnato al film il Grand Prix Nespresso, mentre il Prix Révélation France 4 è andato al turco Albüm (Album di famiglia) di Mehmet Can Mertoğlu, che traccia un ritratto del suo Paese pieno di humour nero grazie alla storia di una coppia sterile. Gli altri riconoscimenti sono andati a Prenjak di Wregas Bhanuteja (Prix Découverte Leica Cine du court métrage); a Sophie Dulac, per la distribuzione del film One week and a day (Shavua ve yom) di Asaph Polonsky (Prix d’aide à la diffusion La Fondation Gan pour le cinéma); a Davy Chou et Claire Maugendre, co-autori di Diamond island (Prix SACD) e L’enfance d’un chef di Antoine de Bary (Prix Canal+ du court métrage).
Tra le acquisizioni I Wonder Pictures al Marchè du Film, The Student (Un Certain Regard), All these Sleepless Nights, le folli notti insonni dei giovani di Varsavia, e il nuovo cyber doc del premio Oscar Alex Gibney, Zero Days
Il regista racconterà la storia d'amore tra l'attrice Anne Wiazemsky e Jean Luc Godard da lei conosciuto sul set de La cinese per poi diventare moglie e interprete dei suoi film
Alla fine Valeria Golino lo dice chiaramente. "C'è stata unanimità? Quasi". E aggiunge: "Ci sono state lunghe discussioni, ma nessuna decisione è stata presa coi musi", e definisce l'esperienza appena conclusa "faticosa e memorabile". A caldo è abbastanza evidente che la giuria di George Miller ha dovuto fare un bel po' di compromessi. Due particolari rivelatori. Il doppio premio a The Salesman, il bel film di Asghar Farhadi che forse avrebbe meritato la Palma d'oro, e il premio per la regia ex aequo. I premi
E’ Ken Loach con I, Daniel Blake il re del palmarès di Cannes 2016. Seconda Palma a dieci anni di distanza per il regista britannico, che aveva già conquistato il premio con Il vento che accarezza l'erba. “Cercate di restare forti, per favore. Ci sono persone che faticano a trovare il cibo nel quinto paese più ricco del mondo – ha detto il regista alla premiazione – il cinema serva anche a dare speranza. Un altro mondo è possibile e necessario”. Fanno colore le copiose lacrime di Xavier Dolan e l'esuberanza di Houda Benyamina, vincitrice della Camera d'or. I premi