Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d’Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l’hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un’opera del maestro filippino sul grande schermo. Il film è stato salutato con entusiasmo dai maggiori critici di tutto il mondo.
Roberto Bassano, amministratore delegato di Microcinema, ha affermato che ”la storia di Microcinema è sempre stata all’insegna delle opere di qualità, nel tentativo di aumentare la varietà dell’offerta cinematografica nelle sale italiane e di formare il pubblico del futuro. E’ naturale, oltre che un vantaggio culturale e imprenditoriale, distribuire in Italia questo capolavoro, che a Venezia ha entusiasmato la critica mondiale e che ha definitivamente consacrato uno dei più coraggiosi autori mondiali di questo millennio. The woman who left, film di grandissimo pregio e di assoluta bellezza, merita tutto il nostro impegno ed il nostro coraggio. Siamo certi che il pubblico saprà ripagarci”.
Il Leone d’Oro chiude un anno di grandi successi per il regista, che lo scorso febbraio si era aggiudicato l’Alfred Bauer Award al festival di Berlino per A Lullaby to the Sorrowful Mystery. Diaz si era segnalato come un grande autore nella sezione Orizzonti del Festival di Venezia, che lo aveva premiato nel 2007 e nel 2008 grazie ai film Death in the Land of Encantos e Melancholia. Nel 2013 ha presentato al Festival di Cannes, Norte, the End of History, mentre l’anno successivo si è aggiudicato il Pardo d’oro a Locarno per From What Is Before.
Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti
Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"
Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"
Il film di Marco Ferreri con Marcello Mastroianni e Catherine Spaak è stato restaurato dalla Cineteca di Bologna e dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, in collaborazione con Warner Bros., con il sostegno di Sordella e Nuovo Imaie. Realizzato tra il 1963 e il 1967 da Ferreri, Break Up - L’uomo dei cinque palloni venne ridotto a episodio del film collettivo Oggi, domani e dopodomani (con gli altri episodi firmati da Luciano Salce ed Eduardo De Filippo), prima della sua uscita in versione completa in Francia nel 1969