Michelle Hunziker, un corto contro l’alienazione parentale

Sono tre diverse storie - interpretate da Andrea Osvart, Vinicio Marchioni, Rolando Ravello, Chiara Fancini, Andrea Osvart e Ammbra Angiolini - che trattano un tema comune, proposte come tre spot dist


VENEZIA – E’ stato presentato alla Sala Tropicana dell’Hotel Excelsior, presso l’Italian Pavilion, Ancora un’altra storia, cortometraggio diretto da Gabriele Pignotta. Dopo il successo dello scorso anno con Un’altra storia, progetto contro la violenza sulle donne, la Fondazione creata da Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno ‐ diretta a fornire consulenza, assistenza legale e psicologica alle donne vittime di abusi e violenze ‐ affronta il fenomeno dell’Alienazione Parentale (AP).

Sono tre diverse storie che trattano un tema comune, proposte come tre spot distinti per la campagna Doppia Difesa. Il fine della campagna, che andrà in onda in autunno sulle principali emittenti TV nazionali. “L’Alienazione Parentale – si legge in una nota – ricorre quando, in situazioni di accesa conflittualità tra ex partners, i figli vengono strumentalizzati da un genitore ai danni dell’altro, ad esempio negando il diritto di vedere la prole o impedendo di partecipare alle decisioni più importanti che la riguardano. Il fenomeno dell’Alienazione Parentale (capace di provocare seri disturbi relazionali nei figli) vede come genitore alienato non solo il padre, ma spesso anche la madre. Il cortometraggio, prodotto dalla One More Pictures di Manuela Cacciamani e Rai Cinema, in collaborazione con K+Film e Cannizzo Produzioni richiama l’attenzione su questi fenomeni, segnalando come sia possibile proteggere efficacemente i bambini coinvolti in contesti di separazione o divorzio conflittuale. Ogni storia ha come protagonista una coppia di personaggi: Raoul Bova e Andrea Osvart interpretano Una bella giornata in cui la madre tenta di mettere il figlio contro il suo ex marito; ne Il Colloquio Rolando Ravello e Chiara Francini non trovano un accordo su come educare la figlia che ha problemi a scuola; Vinicio Marchioni e Ambra Angiolini discutono chi e quando debba vedere la figlia ne I turni per stare con lei.  

Tutti gli episodi guardano a una conclusione pacifica e condivisa tra i due ex coniugi, grazie all’utilizzo del dialogo, dapprima negato e infine cercato e accettato. Bongiorno e Hunziker sono state protagoniste di un’ondata di polemiche quando, lo scorso maggio, hanno presentato una proposta di legge secondo la quale verrebbero puniti i genitori che dopo la separazione impediscono all’ex coniuge di passare del tempo con il figlio saltando gli appuntamenti, accampando continue scuse o anche denigrando apertamente il genitore davanti al bambino. Le avvocatesse che difendono le donne ospiti dei centri antiviolenza hanno inviato una lettera indignata all’indirizzo di Anna Maria Tarantola, presidente della Rai, sostentendo la mancata prova dell’esistenza della Sindrome e come spesso a invocarla siano proprio gli uomini violenti siano proprio gli uomini violenti per strappare i figli alle madri durante una separazione drammatica e battaglie giudiziarie che si protraggono per anni.

Oggi grazie all’incontro si è potuta dimostrare la buona fede del progetto, che ha visto partecipi anche gli interpreti, oltre al direttore della Mostra Alberto Barbera che è intervenuto per un saluto. “Ogni messaggio – ha detto Gabriele Pignotta – arriva al cuore se veicolato dalle giuste emozioni. Il senso è indurre i genitori separati che vedranno la campagna a riflettere per rendere leggera la vita dei loro figli”.

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