Abbiamo visto 30 minuti in anteprima dal nuovo The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro, in uscita il prossimo 23 aprile. Quattro scene, introdotte dal regista Marc Webb, da cui si può notare un complessivo potenziamento dell’apparato visivo – con effetti 3D finalmente molto realistici e lontani dall’effetto ‘Playstation’ di cui soffrono ancora, purtroppo, molti film dove per forza di cose si fa un uso massiccio della computer graphic – e del ritmo nelle sequenze d’azione.
La prima a cui abbiamo potuto assistere non riguarda l’Uomo Ragno ma i genitori di Peter Parker (è un flashback) e il loro ruolo da agenti segreti, che li porta a una battaglia mozzafiato su un aereo in caduta contro un agente che vuole impadronirsi di un misterioso file (forse la formula che ha portato alla creazione stessa dell’arrampicamuri anni dopo). La seconda, la più spettacolare, è un inseguimento in camionetta in cui l’eroe deve catturare Aleksei Mikhailovich (Paul Giamatti), che poi si trasformerà nel supercriminale Rhino (ma noi l’abbiamo visto solo nella sua forma umana). Si fanno notare il costume di Spidey, tra i più belli realizzati al cinema e sicuramente il più fedele a quello della controparte fumettistica, e il suo atteggiamento scanzonato, con la tendenza a fare battute anche mentre combatte, che è un suo tratto distintivo nei comics e fino ad ora al cinema, sia nella serie di Raimi che nel reboot di due anni fa, era stato messo piuttosto in secondo piano. Insomma, 100% Peter Parker, e la cosa ci piace anche perché il cinema al momento è l’unico spazio dove Parker è sotto la tuta dell’Uomo Ragno, dato che in entrambe le linee narrative cartacee che lo riguardano è stato sostituito da altri personaggi: l’acerrimo nemico Dottor Octopus, che si è impadronito del suo corpo nella serie classica, e l’afroamericano Miles Morales nella linea Ultimate, più moderna e adatta ai giovani.
La terza sequenza vede l’entrata in scena del villain principale, il super-criminale Electro interpretato da Jamie Foxx, che interrompe un dialogo amoroso tra Peter e il suo ‘love interest’ Gwen Stacy (sempre interpretata dall’adorabile Emma Stone), che nel tempo tra il primo e il secondo episodio si sono lasciati, ma si amano ancora. La nemesi non ci ha impressionati granché: le sue motivazioni di odio per l’eroe paiono un po’ sciocchine e il suo aspetto ricorda un po’ una versione sfortunata del Dottor Manhattan di Watchmen. L’impressione è confermata nella scena successiva, in cui Electro si allea con il miglior amico di Peter – ma nemico di Spider-Man, come nel più classico dei canovacci – Harry Osborn (Dane DeHaan, veramente simile, come dicono tutti, a Leo DiCaprio da giovane), che poi diventerà il terzo supercriminale del film, il minaccioso Green Goblin, di cui non abbiamo visto niente più e niente meno di quel che si intravede nelle foto e nei trailer online ormai da mesi, e che è fin troppo simile alla versione del personaggio vista già nei film di Raimi. Nessun guizzo particolare emerge dagli elementi della trama, che sembra piuttosto lineare come era del resto quella dell’episodio precedente, mentre il comparto scenografico appare rinvigorito e curato. E… no. Non sappiamo ancora se Gwen Stacy muore come nei fumetti o sopravvive fino al prossimo episodio.
Alla vigilia dell'uscita di Beetlejuice Beetlejuice nelle sale americane, l’omaggio di Hollywood al geniale regista
La Skydance di David Ellison rimane in pole position dopo la proposta di fusione annunciata lo scorso fine settimana
I tentativi di David Ellison di prendere il controllo di Paramount Global sono sfociati in un accordo che segna un nuovo capitolo per la casa madre di uno dei più antichi studi cinematografici di Hollywood. "Una vittoria per l'industria" ha commentato l'attore e regista John Krasinski
Se ratificata, la nuova intesa riguarderà i lavoratori del cinema e della televisione in tutti gli Stati Uniti. Al centro dell’accordo gli aumenti salariali e le disposizioni sull’intelligenza artificiale