Noel Clarke, 45enne attore, sceneggiatore e regista londinese di radici familiari caraibiche – sposato e padre di tre figli – protagonista do un’inchiesta del “The Guardian” in edicola oggi, 30 aprile, per presunti abusi sessuali nel cinema: una ventina di donne – tutte venute in contatto con lui per lavoro nell’ambiente artistico – lo accusano di molestie, offese e bullismo.
Clarke è stato immediatamente sospeso dalla Bafta, l’Academy britannica del cinema e della tv, che nel 2009 gli aveva conferito il riconoscimento come Attore Emergente; ne ha avuto poi uno alla Carriera appena pochi giorni fa, nell’edizione 2021 degli “Oscar britannici”, caratterizzata da una maggiore attenzione alla diversità di genere e alle minoranze etniche.
Clarke è molto popolare Oltremanica per i ruoli da protagonista in serie televisive di grande successo, come Doctor Who, ma noto anche per diverse interpretazioni sul grande schermo e alcune esperienze teatrali.
Fra chi lo accusa, ci sono le attrici Jing Lusi, che afferma d’aver subito molestie e minacce sul set del film SAS: Red Notice, e Jahannah James, che sostiene d’essere stata ripresa nuda da Clarke durante un provino, contro la propria volontà, lui avrebbe poi mostrato il video a un produttore in un caso tipico di “revenge porn”.
L’attore e regista da parte sua assicura d’essere pronto a chiedere “scusa a chiunque sul lavoro si fosse sentito non rispettato o a disagio” con lui, ma nega “con veemenza qualunque misfatto o comportamento sessuale illecito”. E fa sapere d’essere deciso a “difendere da false accuse” il proprio onore nonché “20 anni di carriera ispirati alla volontà di mettere sempre in primo piano l’inclusione e la diversità”.
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