#MeToo, 82 donne sul red carpet

CANNES – Il movimento delle donne sulla Montée des Marches sabato 12 maggio alle 19 per Les Filles du Soleil di Eva Husson con Emmanelle Bercot e Golshifteh Farahani, un film femminista dichiarato, sul battaglione di soldatesse curde, un gruppo di donne eccezionali, sopravvissute a violenze e diventate guerriere. Sarà un atto spettacolare con 82 donne – tra cui Jasmine Trinca e Claudia Cardinale – che rappresentano gli 82 film di registe passati in concorso dalla prima edizione a oggi. Per l’occasione il red carpet si interromperà a metà, per indicare la strada ancora lunga da percorrere. Non solo: Agnès Varda in francese e Cate Blanchett in inglese si fermeranno sulla scalinata e dialogheranno sui temi della parità. Questa 71/a edizione del festival di Cannes è un’edizione di svolta, la prima dopo lo scandalo che ha travolto Harvey Weinstein e che ha fatto emergere le prassi di abuso di potere, ricatti sessuali, a volte vere violenze, praticate nell’industria del cinema, notoriamente nelle mani degli uomini.

Cate Blanchett, presidentessa della giuria, ha sottolineato come una sola Palma sia stata assegnata ad una regista ed era Jane Campion per Lezioni di piano . Quest’anno sono in lizza Alice Rohrwacher, Nadine Labaki e Eva Husson.

Lunedì nello spazio Cnc, alla Plage del Gray d’Albion, tutto il movimento che dal #MeToo è cresciuto in tanti paesi nel mondo per la prima volta in assoluto sarà unito per un confronto non più solo attraverso le piattaforme online che hanno messo in contatto tutte queste persone, ma dal vivo. Intorno ad un tavolo ci sarà il collettivo francese 50/50 per il 2020 in parità uomini e donne, il Time’s Up americano e quello inglese, l’italiano Dissenso comune, il greco Greek women’s wave e lo spagnolo CIMA, alla presenza del ministro francese della cultura Francoise Nyssen, del delegato generale del festival Thierry Frémaux e con la conduzione di Céline Sciamma e Rebecca Zlotowski.