Debutta domenica 28 gennaio su Italia 1, in una posizione strategica del palinsesto, la prima serata, Via Zanardi 33, primo esperimento, coraggioso, di sit-com giovanile di casa Mediaset.
Vogliono tracciare un ritratto divertente e attuale del mondo giovanile, col loro linguaggio a volte sopra le righe ma reale, i 24 episodi di 25 minuti l’uno, che andranno in onda ogni domenica, due alla volta. Girati in elettronica (a Roma gli interni, gli esterni a Bologna) sono costati 270 milioni l’uno (6 miliardi e mezzo in totale).
A contrastare la marea di fiction buoniste, arrivano sei ragazzi normali, tra i 20 e i 25 anni, dediti poco allo studio e molto più al divertimento, per nulla “politically correct”. Abituati a parlare in modo “colloquiale” (o scurrile?), senza la copertura dei Beep. Ma la loro arma è l’ironia e la risata, come nelle migliori sit-com tanto in voga oltreoceano.
Tra amori, tradimenti, esami, primi approcci al lavoro, le vicende dei 6 amici, Mattia (Enrico Silvestrin), Ivan (Elio Germano), Stefano (Dino Abbrescia), Fra (Alessandra Bertin), Bea (Ginevra Colonna) e Anneke (Atnonia Liskova), si intrecciano tra i loro appartamenti, la mensa universitaria di Bologna e il “Garage”, ex magazzino trasformato in un locale-punto di ritrovo.
Trattati con leggerezza, assicurano gli sceneggiatori Nicola Alvau e Andrea Garello e i registi Antonello De Leo e Andrea Serafini, anche temi seri come omosessualità, sesso, gravidanze indesiderate. Accanto a sei protagonisti, guest-star del piccolo schermo. Cesare Cremonini, leader dei Lunapop, che firmano la sigla d’apertura, apparirà nella 2a e nella 24a puntata. Paola Barale interpreterà se stessa, Paolo Brosio un ginecologo, Beppe Signori un allenatore di calcetto, Bruno Gambarotta un professore, Barbara D’Urso la dottoressa Jo, Greg & Lillo due sceneggiatori e Platinette sarà Brunette.
Con Via Zanardi 33 Mediaset intende rapire davanti alla tv telespettatori giovani, dai 15 ai 35 anni, che guardano poco la televisione e in prevalenza prodotti americani. Intanto è già in lavorazione la seconda serie, per la quale sono stati chiamati ben 15 sceneggiatori. E la Rai contrattacca, solcando il nuovo filone con Studenti, in lavorazione, che non sarà una sit ma una sorta di sceneggiato di 50 minuti a puntata.
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