L’olandese Matthijs Wouter Knol è il nuovo responsabile dello European Film Market (EFM) di Berlino. Dal 2008, Knol è stato programme manager del Berlinale Talents (Berlinale Talent Campus). L’ex capo di EFM Beki Probst assume l’incarico di presidente e affiancherà Knol con la sua decennale esperienza e i suoi numerosi contatti a livello internazionale.
Knol è nato in Olanda nel 1977, ha studiato storia contemporanea all’Università di Leiden e presso il Royal Netherlands Institute a Roma. Ha lavorato come giornalista freelance dal 2001, quindi è entrato a far parte della Pieter van Huystee Film, una importante compagnia di produzione con base ad Amsterdam. ha una notevole esperienza nel capo del documentario.
Alla prossima edizione della Berlinale, 5-15 febbraio 2015, sarà presentata una retrospettiva dei film del regista, a cui il festival renderà omaggio. lo ha annunciato il direttore Dieter Kosslick
Sarà la Satine Film a distribuire in Italia due delle pellicole vincitrici all’ultimo Festival di Berlino: Kreuzweg di Dietrich Brüggeman - Orso d’Argento per la miglior sceneggiatura e Premio della Giuria Ecumenica - e Difret, film dell'etiope Zeresenay Mehari coprodotto da Angelina Jolie, già vincitore del Sundance, che si è aggiudicato il premio del pubblico nella sezione Panorama
L'Orso d'oro e l’Orso d’argento per l’interpretazione maschile vanno al fosco noir Black coal, thin ice di Diao Yinan insieme al premio per il miglior contributo tecnico alla fotografia di Tui na di Lou Ye. Un trionfo cinese a conferma della forte presenza al mercato di questa cinematografia. Importante anche l’affermazione del cinema indipendente Usa che ha visto andare il Grand Jury Prize a Wes Anderson per il godibilissimo The Grand Budapest Hotel. Il talentuoso regista ha inviato un messaggio nel suo stile: “Qualche anno fa a Venezia ho ricevuto il leoncino, a Cannes mi hanno dato la Palme de chocolat, che tengo ancora incartata nel cellophane, finalmente un premio a grandezza naturale, sono veramente contento”. Delude il premio per la regia a Richard Linklater che avrebbe meritato di più
Trionfo della Cina in questa edizione del festival con il doppio riconoscimento al noir Black coal, thin ice che vince l'Orso d'oro della 64esima Berlinale e il premio per il miglior attore (Liao Fan). Grand Prix du Jury a Wes Anderson per The Grand Budapest Hotel, miglior regia a Richard Linklater per Boyhood. Premio per l'innovazione Alfred Bauer al 91enne Alain Resnais per Aimer, boire et chanter. Miglior attrice la giapponese Haru Kuroki per The Little House di Yoji Yamada. Miglior sceneggiatura il tedesco Kreuzweg, premio per il contributo artistico alla fotografia di Tui Na di Lou Ye, anch'esso cinese