CANNES – Terza volta al Festival di Cannes per Xavier Dolan, enfant prodige canadese vincitore del Grand Prix nel 2016 con È solo la fine del mondo e che, dopo Tom à la Ferme ritorna davanti e dietro la macchina da presa con una storia di amicizia e amore al maschile, tema che gli è caro e che affronta in molti suoi film. Matthias & Maxime, in Concorso al Festival, è un film pieno di dialoghi sprezzanti e ironici, con protagonisti due migliori amici di una vita, Matthias (Gabriel D’Almeida Freitas) e Maxime, interpretato dallo stesso regista che recita con una visibile voglia rossa sul volto. Un bacio, dato per gioco tra i due che accettano di fare da attori in un corto girato da un’amica, fa loro un effetto inaspettato. In entrambi si insinua il dubbio, che si fa sempre più persistente, sul loro orientamento sessuale, qualcosa che minaccia di stravolgere il loro rapporto di fratellanza e di cambiare prospettive sul futuro.
Sullo sfondo un gruppo di amici goliardicamente rumorosi, i loro scherzi colorati e i litigi, la voglia di evadere ma anche e soprattutto di trovare un posto nel mondo. “Cercare il mio posto nel mondo è stato, senza dubbio il leit motiv dei miei vent’anni, un po’ come accade alla maggior parte delle persone, immagino. Con il successo, per me è arrivato anche l’isolamento, e fino ai venticinque anni stavo solo la maggior parte del tempo. Ma poi delle persone straordinarie hanno incrociato il mio cammino, le ho lasciate avvicinarsi e loro hanno dato a me una casa. Con loro al mio fianco ho avuto la possibilità di riscoprire delle persone con cui essere soprattutto me stesso, prima di essere il regista o lo scrittore. Matthias & Maxime, raccontando un’altra storia, parla di amicizie come queste. Giovani adulti che hanno provenienze e status differenti, cha arrivati ad un’età particolare di cambiamenti, si chiedono, proprio com’è successo a me, dov’è il posto a cui dovrebbero appartenere.”
Girato in Québec e interpretato da un gruppo di attori franco-canadesi, che sono tra i reali migliori amici del regista, con cui ha “condiviso tutte le emozioni e i ragionamenti sul film, ma anche quello stress che non fa dormire”. Tra loro Anne Dorval, che interpreta da sempre sua madre sullo schermo, Antoine Olivier Pilon, Harris Dickinson e Catherine Brunet.
Un film che non parla solo di amore ma si concentra molto nel mettere in scena la forza dell’amicizia: “Certo, c’è il bacio che ridefinisce le dinamiche nella relazione tra i due protagonisti ma il finale è aperto e la domanda del film è se nella vita sia più forte l’amicizia o l’amore”, rimarca Dolan che definisce soprattutto Matthias & Maxime un film di transizione, in cui ha sperimentato pnuove tavolozze di colori e un ritmo differente: “Non è un mix delle mie pellicole precedenti ma l’opportunità di esplorare qualcosa di diverso. Da un punto di vista estetico è meno dark, con toni meno cupi e colori pastello. Una sorta di transizione per mi porterà ad aprire nuovi capitoli della mia vita”.
In un’intervista a ‘Nice-Matin’ il sindaco David Lisnard ha parlato del museo del cinema di cui si sta parlando in questi giorni, e che dopo il consiglio municipale, avrà il via libera per il lancio ufficiale. Con un altissimo livello di esigenze. “Sarà eccezionale oppure non si farà”, dice il sindaco. Il nome ufficiale è “Museo Internazionale del Cinema e del Festival di Cannes”
Aïda Belloulid, responsabile dell'ufficio stampa del Festival di Cannes, risponde ai presidenti di Sngci e Sncci in merito alla questione delle proiezioni stampa riservate a pochi prescelti: "Ci siamo limitati ad agevolare il lavoro dei media audivisivi per la messa in onda dei servizi estendendo a pochi altri quotidiani cartacei di caratura internazionale"
Laura Delli Colli, presidente del SNGCI, e Franco Montini, presidente del SNCCI, hanno indirizzato una lettera a Aïda Belloulid, capo ufficio stampa del Festival, nella quale chiedono una soluzione per le prossime edizioni che consenta a tutti i membri della stampa di partecipare alle stesse proiezioni, com’è finora sempre accaduto
Il listino di True Colors ha conquistato i buyers al Festival di Cannes. L'horror girato in inglese In the Trap è stata una delle hit del mercato.Prevenduti anche i nuovi film di Ferzan Ozpetek e Mario Martone