Mattarella: “Cinecittà capitale europea del cinema”

"Il potenziamento di Cinecittà può offrire molto al cinema italiano e rilanciare Roma come capitale europea del cinema". Lo afferma il presidente Sergio Mattarella


“Il potenziamento di Cinecittà grazie all’impegno pubblico e al contributo dei privati può offrire molto al cinema italiano, alle nostre produzioni e coproduzioni con altri paesi, e rilanciare Roma come capitale europea del cinema, attraendo produzioni internazionali anche grazie alla formula del tax credit, un grande obiettivo non solo economico”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso dell’udienza dei candidati al David di Donatello al Quirinale. La cerimonia di premiazione è in programma proprio a Cinecittà martedì 3 maggio e sarà trasmessa in diretta su Raiuno.

“La storia del cinema fa pienamente parte della storia nazionale, che il cinema è stato capace di vivere, di raccontare, esprimendone sentimenti e valori. E’ stato capace di rafforzare il senso civico, di sollevare grandi questioni sociali”, ha aggiunto il presidente nel suo discorso, trasmesso in diretta su Raiuno stamane. “Parole e immagini che sono oggi parte di noi, e senza le quali saremmo meno consapevoli come Paese. Il cinema – ha aggiunto il capo dello Stato – ha contribuito a far conoscere l’Italia nel mondo. A farla apprezzare per i suoi talenti. A destare curiosità e interesse per quel che eravamo e per ciò che siamo diventati. La consegna dei David di Donatello è un grande evento della cultura italiana. La sua storia è così lunga e intensa, ed è così radicata – grazie all’intraprendenza e alla tenacia del fondatore Gian Luigi Rondi – da costituire quasi un’enciclopedia del nostro cinema. Ringrazio Pilar Fogliati e Rita Marcotulli e il suo quartetto che ci hanno accompagnato in maniera magistrale in questa 67ma edizione. Complimenti, i più grandi, a Giovanna Ralli e a Sabrina Ferilli (che ricevono rispettivamente il David alla carriera e il David speciale, ndr). Giovanna Ralli: particolarmente per la mia generazione è una leggenda, con la sua eleganza e la sua maestria. La ringrazio per le sue parole. Sabrina Ferilli: immagine simpatica, trascinante, irresistibile nella sua bravura. Due attrici romane, che ora sono ufficialmente nella storia del David. Due premi meritatissimi”.

Giovanna Ralli, visibilmente commossa ed emozionata fino alle lacrime, ha tolto per qualche istante la mascherina per scattare una foto di rito insieme alla collega Ferilli nel corso della cerimonia introdotta dalle parole della presidente dell’Accademia del cinema italiano e direttrice artistica del David di Donatello Piera Detassis che ha ricordato il lavoro “in piena sintonia con Cinecittà” per riportare il premio negli Studios di via Tuscolana. Detassis ha sottolineato anche l’importanza della sala cinematografica, che “potrà e dovrà tornare al centro, pur con l’attenzione alle nuove abitudini dello spettatore”.

Il ministro della Cultura Dario Franceschini nel suo discorso ha sostenuto: “Viviamo un tempo drammatico ma l’audiovisivo non si è mai fermato, è una filiera che va oltre i ricavi economici. Quest’anno il contributo pubblico è stato di 750 mln di euro, e la cifra del PNRR destinata alla cultura è in Italia più alta che negli altri paesi d’Europa, con 7 miliardi”. Franceschini ha citato Cinecittà con parole lusinghiere. Successivamente si è soffermato sulla crisi delle sale, che ha definito “luoghi di aggregazione e presidi culturali”. In arrivo una misura per l’estensione delle finestre a tutti i film, non solo italiani. “E ci saranno investimenti per la modernizzazione delle sale”. Su questo tema è intervenuto anche il presidente Mattarella: “La crisi della sale, più grave da noi che in altri paesi, è questione di grande rilievo”. Infine un riferimento al conflitto in Ucraina da parte del capo dello Stato: “La cultura non si ferma neppure davanti alla guerra. Un guerra insensata non può e non deve lacerare i legami preziosi tra i popoli”. 

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02 Maggio 2022

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